Bici elettrica o motorino? Sequestri e incertezza

“E’ una bicicletta elettrica”. Ma i vigili: “No, è uno scooter”. E lo sequestrano. Non uno, ma due, tre, cinque dieci di questi casi si sono registrati dall’ inizio dell’ anno nel capoluogo etneo. Parliamo di una bicicletta a cosiddetta “pedalata assistita” la cui circolazione non dovrebbe, secondo il Codice della strada, essere vietata. Secondo l’ articolo “50” del Codice della strada sono considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kw la cui alimentazione è progressivamente ridotta e, infine, interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. Velocipedi, dunque, nonostante la presenza di un motore elettrico che, come previsto dal codice 50, non sono soggetti a prescrizioni imposte in materia di omologazione per i ciclomotori come l’ uso del casco, la copertura assicurativa e la targa. Il susseguirsi di verbali e le continue proteste degli acquirenti del mezzo contro la ditta venditrice ha spinto quest’ ultima anche a chiedere e ottenere un colloquio con il comando della Pm di Catania «senza però ottenere chiarimenti soddisfacenti». Sarebbe dunque “del tutto arbitraria, illegittima, perché priva di qualsivoglia fondata motivazione, la condotta di coloro i quali nel territorio del Catanese stanno operando il sequestro delle biciclette a pedalata assistita”, secondo la ditta che le commercia che sulla questione ha investito anche il segretario nazionale della Codacons Francesco Tanasi. I Vigili dal canto loro sono invece irremovibili sostenendo che «vi sono venditori che fanno i furbetti vendendo un prodotto che dietro le parvenze di una bici a pedalata assistita ha invece tutte le caratteristiche di un vero e proprio ciclomotore». La verità è che tale situazione attualmente sta creando una grande confusione che tiene in ansia i possessori di un mezzo con «dubbie caratteristiche».

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