23 Gennaio 2010

Bestemmia al Grande Fratello Massimo rischia l’ espulsione

Massimo si copre la bocca subito dopo avere bestemmiato Ancora una volta al Grande Fratello scappa la bestemmia: da ieri, il Codacons sta ricevendo moltissime segnalazioni di telespettatori che denunciano come uno dei concorrenti del reality, Massimo Scattarella, si sarebbe lasciato sfuggire una frase blasfema, tappandosi subito dopo la bocca con le mani, durante una per’ altro pacata chiacchierata con Veronica. Le segnalazioni hanno trovato conferma in alcuni video presenti in queste ore su YouTube, che non lasciano molto spazio all’ immaginazione, come ha confermato la stessa associazione: "Come per i precedenti casi registrati nelle altre edizioni del Gf, chiediamo a Canale 5 (che trasmette il programma ogni lunedì sera, ndr) di prendere provvedimenti nei confronti del concorrente – ha detto il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – considerato che la frase pronunciata (che più che una classica bestemmia sembra una generica blasfemia) ha potuto urtare la sensibilità di molti telespettatori che in massa si stanno rivolgendo alla nostra associazione. Resta il fatto che da questi reality show emerge sempre più un linguaggio scurrile e volgare, che oramai viene ampiamente tollerato dagli autori dei vari programmi, ma che rappresenta un imbarbarimento della nostra tv e un modello altamente diseducativo per i giovani". Di parere contrario, invece, l’ Aduc, che tutela i diritti dei consumatori: "Nella trasmissione Grande Fratello, uno dei concorrenti ha pronunciato una bestemmia e questo è bastato per scatenare i vari bigotti d’ Italia per chiedere l’ espulsione del concorrente (Moige, Movimento italiano Genitori) o generici provvedimenti censori (Codacons). Invitiamo questi bigotti, nella loro azione moralizzatrice, ad aprire meglio orecchie e occhi e ascoltare tutte le parolacce che vengono pronunciate in televisione, in fasce protette e no e, per essere coerenti, a richiedere, per esempio, che Vittorio Sgarbi non sia più invitato in televisione cosi come tanti altri personaggi pagati fior di quattrini per essere lì e parlare, anche in quel modo colorito". "Da parte nostra – prosegue un comunicato dell’ associazione – vogliamo solo ricordare che la Cassazione, chiamata a suo tempo da alcuni compagni di Moige e Codacons per mettere un bavaglio ai nostri forum in Internet in cui alcuni esprimevano le proprie opinioni anche con bestemmie, ha dato ragione a noi, dissequestrando ciò che i giudici di prima istanza avevano invece posto sotto sequestro. Noi non siamo fan della tv urlata e degli urlatori che si esprimono in modo volgare. Ma una cosa è la nostra sensibilità e il nostro giudizio, altro è la libertà di espressione, che è tale sempre e senza deroghe". COMMENTA INVIA STAMPA CONDIVIDI Registrati o entra per commentare.

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