12 Aprile 2016

Berlusconi contro il rischio ponte: «Si voti anche il 6 giugno mattina»

Berlusconi contro il rischio ponte: «Si voti anche il 6 giugno mattina»

• Non si placala polemica sulla scelta del governo di fissare le amministrative il prossimo 5 giugno, una domenica a rischio «ponte» per la vicinanza con la festività del 2 giugno. Ieri a chiedere un parziale ripensamento dell’ esecutivo è stato anche Silvio Berlusconi, che ha invocato un’ estensione delle operazioni di voti anche alla mattina di lunedì 6 giugno, come peraltro avvenuto diverse volte in passato. «Tra qualche settimana – ha spiegato il leader di Forza Italia in una lettera ad Affaritaliani.it – milioni di italiani saranno chiamati a eleggere i sindaci delle loro città. Ebbene, dopo aver tergiversato a lungo, il governo ha fissato la data delle elezioni per domenica 5 giugno, alla fine di un lungo ponte per la ricorrenza del 2 giugno, festa della Repubblica. La scelta di domenica 5 giugno non è quindi casuale, ma è stata voluta proprio per ottenere una minore partecipazione al voto. È per questo che a gran voce chiediamo che si possa votare anche di lunedì, e non soltanto la domenica, per consentire appunto una maggiore presenza di elettori alle urne». Della vicenda si è interessato anche il Codacons, che ha presentato ieri un ricorso al Tar del Lazio. Destinatario del provvedimento il ministro dell’ Interno Angelino Alfano. L’ associazione contesta la data individuata dal governo per chiamare i cittadini al voto, e con il ri corso chiede al Tar lo spostamento delle elezioni dal 5 al 12 giugno, o di estendere il voto anche alla giornata del 6 giugno. «Proprio il nuovo ricorso promosso dall’ associazione- si legge nella nota del Codacons- e quello sul referendum ed election day che verrà discusso dai giudici il prossimo 13 aprile – e appoggiato dai Radicali, dal Comune di Napoli e dalla Regione Puglia – saranno al centro di una conferenza stampa indetta dall’ associazione dei consumatori a Roma per mercoledì 13 aprile, finalizzata a illustrare i dettagli del nuovo ricorso contro le elezioni del 5 giugno e valutare le decisioni del Tar sul referendum trivelle. Il Codacons ha invitato i candidati sindaci della capitale Giorgia Meloni, Virginia Raggi, Roberto Giachetti, Guido Bertolaso, Carlo Rienzi e Alfio Marchini, a un confronto sul voto a Roma relativo al referendum, che si terrà al termine della conferenza e subito dopo un breve dibattito dove verranno illustrate le ragioni del “sì” e quelle del “no” al quesito referendario». Anche Alessandro Cattaneo di Forza Italia è andato all’ attac co: «Trovo davvero assurdo che il Governo abbia deciso di farci votare per le prossime comunali il 5 giugno, a ridosso di un ponte, con turno di ballottaggio previsto il 19 giugno» accusa l’ ex sindaco di Pavia. «Si poteva benissimo votare domenica 22 maggio o domenica 29 maggio -continua Cattaneo-el’ esecutivo poteva almeno consentire il voto anche lunedì 6 giugno mattina. Non vorrei che le date del voto siano state scelte per avvantaggiare la Sinistra al ballottaggio, visto che, come noto, gli elettori di centro -destra tendono purtroppo storicamente a non tornare a votare al secondo turno rispetto a quelli di sinistra». Lui. Fra.

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