Benzinai, lo sciopero si accorcia Stazioni chiuse il 4 e 5 agosto, non il 3. Garante ancora in pressing
-
fonte:
- Avvenire
DA MILANO MARCO BIROLINI L o sciopero dei benzinai di inizio agosto è confermato: il 4 e il 5 agosto i distributori resteranno chiusi. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno deciso di mantenere la linea dura anche dopo l’ incontro con la Commissione di Garanzia per gli scioperi, che ha tentato una mediazione ma ha anche dovuto ammettere la legittimità della protesta. I sindacati hanno però aderito alla richiesta dell’ Authority di restare aperti il 3 agosto. Ma alle 24 in punto i gestori abbasseranno la saracinesca per tutto il weekend, sia sulla rete stradale che su quella autostradale, con buona pace di chi partirà per le vacanze. Sabato 4 agosto è infatti giornata da bollino nero. Gli automobilisti dovranno prevedibilmente sopportare lunghe code al venerdì per effettuare il pieno di carburante. Il Codacons, oltre all’ assalto alla pompa di benzina, teme anche che qualcuno se ne approfitti. L’ associazione dei consumatori ha perciò chiesto il blocco dei listini dei carburanti nelle 48 ore precedenti lo sciopero, annunciando l’ intenzione di denunciare all’ Antitrust e alle procure chiunque alzerà i prezzi solo per speculare sull’ esodo e sulla concomitante chiusura dei distributori. «Non è tollerabile – sottolinea il Codacons – che i benzinai dallo sciopero non solo non ci rimettano nulla ma addirittura ci guadagnino pure». Altro avviso ai gestori: «Le stazioni di servizio in funzione nell’ autostrada dovranno rimanere aperte in misura non inferiore ad una ogni cento chilometri ». Da parte loro, Faib, Fegica e Figisc/ Anisa spiegano che lo sciopero è dovuto alle ragioni di «profondo e drammatico disagio che vive una intera categoria che assicura 120.000 posti di lavoro, oltre ad un servizio essenziale e capillare alla collettività, messi a repentaglio da politiche commerciali e di prezzo dell’ industria petrolifera che penalizzano lavoratori e consumatori». Un margine di trattativa però resta. «Ora tutta la responsabilità – puntualizza la nota di Faib, Fegica e Figisc/ Anisa – è sulle spalle del ministero dello Sviluppo economico». Stasera alle 18 è infatti in programma l’ incontro con Unione Petrolifera, retisti indipendenti e gestori per tentare di sbloccare la situazione di stallo. Al termine del faccia a faccia il presidente dell’ Autority Roberto Alesse deciderà se invitare i benzinai a differire la data della protesta «per tutto il tempo necessario a consentire il raggiungimento di una possibile composizione della controversia ». Ma per convincersi a innestare la retromarcia i sindacati di categoria chiedono precise garanzie, ovvero di individuare «misure concrete che assicurino l’ immediato ripristino di comportamenti industriali equilibrati, non più ingiustificatamente violenti e, soprattutto, rispettosi della legislazione». Gli automobilisti sperano in un accordo in extremis che salvi il pieno delle vacanze, ma intanto devono incassare un’ altra brutta notizia: dopo gli sconti del weekend, i prezzi si sono nuovamente impennati. Secondo le rilevazioni di Quotidiano energia i i prezzi medi serviti sono a 1,841 euro al litro per la benzina, 1,739 per il diesel e 0,749 per il Gpl. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
- TRASPORTI
-
Tags: Benzina, benzinai, carburanti, commissione di garanzia, faib, fegica, figisc, Sciopero