BENZINA:ATTACCO CONSUMATORI,BOICOTTAGGIO E CLASS ACTION/ANSA
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fonte:
- Ansa
(ANSA) – ROMA, 13 MAG – Nuovo ‘round’ tra associazioni di
consumatori e petrolieri sui prezzi, troppo alti, della benzina:
le prime minacciano di ricorrere al boicottaggio e annunciano di
avere allo studio una ‘class action’. L’Unione petrolifera
replica: "l’ottusità di alcune associazioni è senza limiti"
innescando un botta e risposta a colpi di comunicato. Il governo
intanto per bocca del sottosegretario allo Sviluppo con delega
all’energia, Stefano Saglia, annuncia che martedì prossimo si
riunirà al ministero il tavolo sui carburanti e così – dice
Saglia – "entreremo nel vivo delle misure previste nel
protocollo del lavoro, sarà una prima verifica con le Regioni
che sono protagoniste della riforma". Per ridurre il numero di
impianti di distribuzione di carburanti "che sono tornati a
crescere – dice il presidente dell’Up, Pasquale De Vita –
saremmo favorevoli anche a qualche misura cogente". Sul mercato
intanto proseguono i ribassi alla pompa dopo il tonfo dell’euro
che ha "amplificato notevolmente gli aumenti dei prezzi
internazionali dei prodotti raffinati registrati martedì. E
così oggi, – spiega staffetta quotidiana – mentre ancora
alcune compagnie concludono le manovre di avvicinamento ad Agip
operando gli ultimi ribassi, già si rivede il segno più" di
Total (all’insù i listini di benzina e gasolio di 0,3 centesimi
al litro portando i prezzi rispettivamente a 1,424 euro/litro e
1,279 euro/litro).
La prima stoccata arriva oggi da Adusbef e Federconsumatori,
che stanno valutando – informano – se ricorrere ad una forma
di boicottaggio. Considerando che il petrolio è calato del 13%
rispetto all’inizio del mese e tenendo conto dell’andamento del
cambio euro-dollaro, secondo i calcoli dell’Osservatorio
Nazionale Federconsumatori, il prezzo della benzina dovrebbe
diminuire di circa 7-8 centesimi al litro rispetto ai livelli
attuali, portandosi ben al di sotto della soglia di 1,40 euro al
litro. Replica l’Up: "l’ottusità di alcune associazioni
di consumatori è ormai senza limiti, impermeabile a qualsiasi
evidenza numerica. Come si fa a continuare a sostenere che ad un
calo del 10% del prezzo del greggio debba corrispondere
un’analoga riduzione dei prezzi alla pompa quando circa il 60%
é rappresentato da tasse?". Controreplica di Federconsumatori
che rincara la dose: "respingiamo al mittente le ingiurie
e le calunnie, che non ci sfiorano minimamente. Se l’Unione
Petrolifera, in maniera così volgare, fa attacchi di questa
natura significa che abbiamo colpito nel segno". Infine il
Codacons annuncia di aver avviato "le pratiche per studiare una
class action contro i petrolieri, relativa al prezzo dei
carburanti". (ANSA).
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