24 Marzo 2005

«Benzina, stop ai rialzi»

MILANO – Astenersi dai rialzi del prezzo della benzina durante le festività. E` questa la richiesta fatta dal ministro alle Attività produttive, Antonio Marzano, all` Unione petrolifera nel corso dell`incontro di ieri. Ma la risposta del presidente, Pasquale De Vita, non lascia molte speranze ad un accordo: « I rialzi e i ribassi li decidono le aziende autonomamente » . Dunque, una riunione interlocutoria, nella quale nessuno dei nodi è stato sciolto. Quello principale resta l`alto prezzo della benzina e la sua tendenza ad aumentare rapidamente in caso di rialzi del greggio e a diminuire lentamente nella situazione contraria. Due le possibili soluzioni: ridurre le accise e liberalizzare il settore. Ma il governo, responsabile sul primo punto, e i gestori della rete distributiva, che subirebbero il secondo, non ci sentono. Di qui la reazione negativa dei consumatori del Codacons, che accusa anche i petrolieri per l`andamento dei prezzi alla pompa: « Il governo non ha pi ù alibi: deve intervenire subito abbattendo le accise. I distributori devono accettare un incremento della concorrenza nel settore, mentre i petrolieri devono porre fine alle speculazioni legate alla doppia velocità sul prezzo della benzina in relazione alle quotazioni del petrolio » . Critica anche la Faib- Confesercenti: « Il governo si è presentato a mani vuote, senza proposte. Abbiamo segnalato che da novembre 2001 a marzo 2005 gli italiani hanno pagato 5,2 miliardi in pi ù tra Iva e accise – ha reso noto il segretario nazionale Pietro Rosa Gastaldo – abbiamo chiesto un abbattimento delle accise ma il governo non ha dato risposte » aggiungendo che la patata bollente debba passare nelle mani del presidente del Consiglio: « Si mettano d`accordo i ministeri e se c`è uno scontro, che si assuma questo problema lo stesso Berlusconi » . Sul punto c`è da segnalare la cauta apertura da parte del sottosegretario alle Attività produttive, Giovanni Dell`Elce: « E` forse giunto il momento di considerare lo strumento fiscale, intervenendo sull`accisa gravante sul carburante con un meccanismo anticiclico, che segua cioè, con andamento opposto le oscillazioni dei prezzi » . Si vedrà nelle prossime settimane se alle dichiarazioni seguiranno i fatti. Dal canto loro, anche i gestori della rete distributiva della benzina restano sul piede di guerra, pur avendo annunciato il « congelamento » dello sciopero previsto: « Ma resta la mobilitazione della categoria » hanno aggiunto i rappresentanti di Fegica-Cisl, Faib- Confesercenti e Figisc-Confcommercio. I gestori temono ciò che definiscono « una liberalizzazione indiscriminata » .

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