22 Giugno 2012

Benzina, riparte la corsa agli sconti

Benzina, riparte la corsa agli sconti

Riparte la corsa agli sconti della benzina. A beneficiarne saranno gli italiani che in si metteranno in viaggio nel weekend. Eni ha fissato i nuovi prezzi di benzina e diesel in modalità Iperself rispetto all’ andamento dei mercati: 1,580 e 1,480 euro/litro contro i precedenti 1,600 e 1,500. Si attendono le mosse delle altre compagnie. La settimana scorsa erano scese in campo Esso e Q8 con sconti anche superiori ma su un numero più limitato di impianti. A quanto risulta a Quotidiano Energia stanno partendo anche Shell e TotalErg. Voci insistenti anche per Tamoil. Intanto – riferisce ancora Quotidiano Energia – si registra una raffica di ribassi per i prezzi raccomandati dopo l’ intervento del market leader e sull’ onda del trend di continua discesa delle quotazioni dei prodotti internazionali: Tamoil giù di 2 cent euro/litro su benzina e diesel, TotalErg -1,4 su entrambi i prodotti, Shell -1,5, Q8 -1 ed Esso -0,5. I prezzi praticati serviti non riflettono le iniziative sul self ma sono comunque in calo. Scendono pure le no-logo. Gpl, in particolare, con prezzi in forte calo. Questo quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale. I prezzi medi nazionali sono oggi a 1,816 euro/litro per la benzina, 1,705 per il diesel e 0,808 per il Gpl. Punte massime tutte in calo per la verde a 1,898 euro/litro, il diesel a 1,742 e il Gpl a 0,832. Più nel dettaglio, a livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dall’ 1,802 euro/litro di Eni all’ 1,816 di Tamoil (no-logo giù a 1,699). Per il diesel si passa dall’ 1,694 euro/litro di Eni all’ 1,705 di Ip (no-logo a 1,564). Il Gpl infine è tra 0,769 euro/litro di Eni e 0,808 di IP (no-logo a 0,769). Boccata d’ ossigeno quindi per le famiglie italiane che si preparano a partire per i primi esodi estivi. Con il petrolio che crolla sotto gli 80 dollari a New York, ai minimi da ottobre, ed il Brent che a Londra scende per la prima volta dal 2010 sotto i 90 dollari, la benzina arretra finalmente sotto la soglia di 1,8 euro al litro. Positiva è naturalmente la reazione delle associazioni dei consumatori, che, tuttavia, non sono ancora soddisfatte: secondo Adusbef, Federconsumatori e Codacons, infatti, c’ è ancora spazio per scendere. Secondo le prime due sigle “vi è margine perchè la riduzione di 20 centesimi diventi strutturale e continuativa, per tutte le compagnie e in tutti i circuiti di vendita”. A giudizio del Codacons, poi, c’ è spazio per un taglio immediato di 5 centesimi al litro “considerate le quotazioni del petrolio”. Nella giornata di oggi, infatti, il greggio è precipitato al di sotto degli 80 dollari, spinto al ribasso dalle incertezze sulla crescita in Europa e dai dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti. Tanto che gli analisti di Commerzbank avvertono che “visti gli umori negativi dei mercati e la situazione di surplus sul fronte dell’ approvvigionamento, i prezzi rischiano di rimanere sotto pressione”. Di pari passo si muovono i prezzi internazionali dei prodotti raffinati che, ieri, hanno toccato i minimi da diversi mesi a questa parte: non è dunque azzardato sperare in nuove riduzioni anche ai distributori.

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