12 Agosto 2009

Benzina, regge la tregua sui prezzi

Secondo gli esperti il merito è da attribuire alle quotazioni internazionali dei carburanti Le tariffe rimangono stabili attorno a 1,339 euro al litro

Dopo la convocazione del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola le compagnie petrolifere non hanno alzato i prezzi della benzina, e anzi qualche società ha livellato al ribasso le tariffe. Continua a reggere la tregua sulla rete carburanti. Dal giorno della convocazione al ministero dello Sviluppo Economico, nessuna compagnia ha rivisto al rialzo i listini di benzina e diesel. Api-Ip, Esso ed Erg, al contrario, hanno apportato piccole correzioni al ribasso. I prezzi restano dunque stabili attorno a 1,339 euro. A sottolinearlo è Quotidiano Energia. «Il merito di questa tregua», si legge in una nota dell’agenzia, «non sembra, tuttavia, attribuibile alla moral suasion del ministero. Ad oggi le compagnie non stanno soffrendo, anzi. I margini sulla benzina sono pressoché allineati alla media degli ultimi anni (+0,1 centesimi), quelli sul diesel restano ancora abbondanti (+0,7 centesimi)». Il merito, spiegano gli esperti di Quotidiano Energia, è delle quotazioni internazionali dei due prodotti, che dal 5 agosto a lunedì hanno registrato rispettivamente aumenti di appena 16 e 0,50 dollari a tonnellata o, tenendo conto del rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro, di 18,50 e 6,70 euro a tonnellata. «Il vero banco di prova – conclude Quotidiano Energia – si avrà in questi giorni. Se nel Mediterraneo i prezzi di benzina e diesel salissero improvvisamente le compagnie si troverebbero di fronte ad un bivio: aumentare i listini attirandosi addosso le ire dei vacanzieri più ritardatari e l’attenzione della stampa o soffrire in silenzio». Giovedì scorso, infatti, il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, aveva convocato le compagnie petrolifere per esaminare l’andamento dei prezzi dei carburanti. Scajola aveva poi sottolineato che il Governo non pensa di ritornare al regime di prezzi amministrati. «Stiamo anche studiando la proposta avanzata dai consumatori di prevedere aggiornamenti periodici dei prezzi: l’ideale sarebbe su base mensile», aveva precisato Scajola.  Prima della convocazione al ministero, puntualmente era già partita, infatti, la carica delle associazioni dei consumatori: il Codacons aveva denunciato ricadute sulle vacanze degli italiani, Federconsumatori e Adusbef auspicavano invece un abbattimento dei prezzi dei carburanti, anche attraverso la liberalizzazione del canale di distribuzione con l’aumento dei distributori indipendenti dalle grandi compagnie petrolifere.
 

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