BENZINA: PASQUA CON CARO-PIENO; SAGLIA, NON ESCLUSO DL/ANSA
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fonte:
- Ansa
(ANSA) – ROMA, 1 APR – Esodo di Pasqua con il caro-pieno: la
benzina verde è arrivata ormai in alcuni distributori a 1,422
euro al litro, mentre il gasolio è a quota 1,25 euro. Il che,
tradotto in ‘pieno per l’autò, vuol dire circa 200 euro in più
su base annua per ogni automobilista, secondo i calcoli forniti
dal Codacons.
Il Governo anche oggi, attraverso il sottosegretario al
ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia,
Stefano Saglia, non esclude un intervento via decreto. Ma –
avverte – bisognerà prima parlarne con i nuovi governatori. Per
i sindacati interviene invece il segretario generale della Cisl,
Raffaele Bonanni, che chiede di ‘sterilizzare’ il prezzo della
benzina dalle troppe tasse. Infine il presidente del Codacons,
Carlo Rienzi, propone di "eliminare l’indicazione dei millesimi
dai listini" per limitare "la corsa selvaggia dei prezzi".
"Occorre una riforma per superare il divario del prezzo
della benzina tra Italia e Paesi Ue. Quale sarà lo strumento
per la riforma si deciderà successivamente – dice Saglia -. Non
abbiamo mai escluso la possibilità di un decreto legge che
finora non è stato possibile assumere, anche perché è
necessario discuterne con i neoeletti presidenti delle
Regioni". Saglia poi spiega che in Italia "lo stacco
speculativo è strutturale. Occorre tempo però affinché una
riforma dia i propri effetti. Il Governo quindi sta lavorando
con tutte le categorie interessate e terrà presenti anche le
indicazioni che sono state date dalle associazioni dei
consumatori".
Una via, quella del decreto, chiesta anche da Bonanni:
"questa stangata dei prezzi sotto Pasqua è davvero
inaccettabile. Il Governo deve sterilizzare con un decreto le
tasse su questi aumenti ingiustificati". "Lo Stato – prosegue
il segretario Cisl – non può fare ancora una volta le orecchie
da mercante ed incassare più tasse per effetto dell’aumento del
prezzo della benzina e del gasolio. Fa bene il sottosegretario
Saglia a rilanciare le liberalizzazioni. Ma questo non basta".
Secondo Bonanni, infatti, "bisognerebbe subito aprire anche un
confronto fra governo, regioni, imprese e sindacati sui problemi
dell’energia e sulle fonti rinnovabili, perché non possiamo
rimanere tutti schiavi di un sistema basato solo sugli
idrocarburi, dove peraltro la concorrenza sappiamo bene non
esiste. Si è creato un circolo vizioso in cui le compagnie
petrolifere spesso alzano i prezzi a prescindere dall’andamento
delle materie prime e lo Stato incassa di più senza colpo
ferire. Ma visto che lo Stato fa cassa per effetto di questi
aumenti, allora il Governo deve fare qualcosa per sterilizzare
l’Iva e le accise".
Infine la proposta di Rienzi: "tutti i prezzi in Italia sono
indicati in centesimi, ad eccezione dei carburanti. Tale
circostanza da una parte rende più confusa e meno immediata la
percezione dei prezzi di benzina e gasolio, dall’altra rende i
listini maggiormente ballerini. Chiediamo quindi un intervento
del Governo per eliminare in tempi brevi i millesimi
dall’indicazione dei prezzi dei carburanti, così da aumentare
la concorrenza e la trasparenza in favore dei consumatori".
Secondo Rienzi, infine, "i forti rincari registrati in
queste ore avranno ripercussioni pesantissime sulle tasche delle
famiglie, determinando un aggravio generalizzato di prezzi e
tariffe e una maggiore spesa tra costi diretti e indiretti
quantificabile in circa 200 euro ad automobilista su base
annua". (ANSA).
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