Benzina, i gestori avviano nuovi ribassi e i consumatori rinviano lo sciopero bianco al 25 agosto
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fonte:
- Il Gazzettino
Benzina, i gestori avviano nuovi ribassi e i consumatori rinviano lo sciopero bianco al 25 agosto.Nei distributori Api-Ip è stato segnato un ribasso di 0,6 centesimi al litro, a quota 1,319 euro. Quello arrivato domenica è solo l`ultima, in ordine cronologico, dell`ondata di riduzioni dei prezzi dei carburanti scattati negli ultimi dieci giorni. Complice probabilmente anche la polemica che ha visto venerdì scorso il Governo convocare i petrolieri e invitarli al senso di “responsabilità“ sui prezzi dopo una fotografia sui divari con il resto d`Europa eccessivamente penalizzante per gli automobilisti in viaggio nella penisola, la benzina ha così lasciato sul terreno complessivamente quasi 6 centesimi al litro dall`inizio di agosto. Nei primi giorni del mese il carburante costava fino a 1,369 euro al litro in alcuni distributori contro un minimo attuale di 1,312 euro.Di certo c`è il ribasso delle quotazioni del greggio che dopo aver toccato un nuovo massimo storico – a quasi 79 dollari al barile – due settimane fa, ha invertito tendenza, riposizionandosi intorno a quota 72 dollari al barile. Un allentamento della tensione, quello registrato sulle piazze petrolifere mondiali, che si sta riflettendo anche sui prezzi internazionali dei prodotti lavorati (il Platt`s per l`Europa).Consumatori pronti a siglare la pace. “Lo sciopero bianco del 15 agosto rinviato al 25 agosto, giorno di controesodo, sarà revocato se le compagnie abbasseranno il prezzo di 5 centesimi al litro di tutte le marche“. È quanto ha affermato in una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, aggiungendo che lo spostamento della data è stato deciso per “non creare disagi ai cittadini il giorno di Ferragosto e in attesa delle decisioni che scaturiranno dall`incontro Governo-petrolieri“. “Un esposto – si legge inoltre – è partito questa mattina alla volta della Procura della Repubblica di Roma ed uno all`Antitrust con richiesta di indagare le ragioni degli strani aumenti della benzina e del gasolio“. “L`ipotesi di reato è aggiotaggio“ – sostiene l`associazione – mentre all`Antitrust spetta verificare l`esistenza o meno di accordi tra le compagnie, che secondo il Codacons il 4 agosto, giorno di massimo esodo, “hanno impennato il prezzo del carburante“. Gli aumenti maggiori – continua l`associazione – si sono registrati per il prezzo del diesel servito, “che si impenna senza alcuna ragione reale a causa dell`incremento forte della domanda“. Inizia invece – sottolinea il Codacons – “il boicottaggio di Api e Shell, le due compagnie che hanno praticato i prezzi più alti nei giorni di esodo sempre superiori al prezzo medio di tutte le altre compagnie“. “Contro il caro-carburanti, nel caso l`Antitrust accertasse che è stato costituito un cartello, chiederemo i danni“: lo ha annunciato Leonardo Montemurro, segretario lucano di Cna Fita (Unione delle imprese dell`autotrasporto) in riferimento all`incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo economico con i rappresentanti delle compagnie petrolifere, aggiungendo che “il mondo dell`autotrasporto ha bisogno di ben altre risposte perché il carburante rappresenta circa il 27 per cento dei costi del settore“.Eppure c`è chi sospetta di questa bonaccia dei prezzi subito dopo l`incontro di venerdì al ministero. Giuseppe Vatinno, responsabile Energia dell`Italia dei Valori e consigliere del ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro lancia la provocazione: “Il problema del costo del carburante alla pompa pare essersi misteriosamente risolto dopo l`incontro di venerdì scorso tra il presidente dell`Unione Petrolifera Pasquale De Vita e il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani: ovviamente ciò è falso“.Ma per la Confesercenti “Per ridurre realmente il prezzo della benzina bisogna che lo Stato e i petrolieri taglino consistentemente i loro lauti guadagni, visto che insieme incassano il 97\% del prezzo“. È quanto sostiene il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, aggiungendo che le loro “schermaglie“ sembrano un “gioco delle parti“.Ma c`è anche la Coldiretti che indirettamente entra nella vicenda del caro-benzina. “Ad oggi non c`è neanche l`ombra di biocarburanti nei distributori, nonostante gli obiettivi fissati dalla legge Finanziaria la quale prevede che carburanti come il biodiesel o il bioetanolo, ottenuti dalle coltivazioni agricole, debbano essere distribuiti in Italia entro il 2007 in una quota minima dell`1\% di tutto il carburante immesso in consumo“.
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