5 Maggio 2010

Benzina e gasolio, rincari senza freni

ROMA – Nuova impennata per i prezzi dei carburanti. Agli aumenti del leader di mercato Agip, che nel fine settimana ha ritoccato i listini, hanno risposto ieri anche Api-Ip, Erg, Shell e Tamoil. Le compagnie hanno alzato ulteriormente l´asticella di verde e gasolio che raggiungono nuovi e preoccupanti record. Secondo il consueto monitoraggio del Quotidianoenergia.it e della Staffetta quotidiana, il prezzo consigliato delle benzina ha sfondato quota 1,44 euro al litro mentre il diesel si appresta a superare di slancio gli 1,29 euro. Il gruppo Api-Ip al terzo rialzo in sette giorni, ha aumentato la verde di 0,3 centesimi a 1,441 e il gasolio di 0,8 centesimi a 1,289. Ritocchi da 0,5 centesimi per il diesel Tamoil, che si sale a 1,284 euro al litro, mentre la Shell ha messo mano al gasolio (+0,5 centesimi) e alla benzina (ora a 1,444 euro). Nonostante qualche segnale di allentamento delle tensioni che giunge dal prezzo del petrolio sul mercato (ieri è crollato sotto gli 83 dollari al barile), il conto per gli automobilisti italiani rischia di essere molto salato in assenza di interventi del governo. Lo stesso sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia conferma la volontà di procedere sulla strada della riforma: «L´Italia, al netto delle imposte, sconta oneri maggiori dovuti a un sistema distributivo obsoleto e a una logistica complessa e insufficiente. E’ proprio su questo che andremo ad agire con le nostre azioni» ha detto ieri Saglia, a il Sussidiario.net. «Le misure che governo, gestori, petrolieri e associazioni dei consumatori hanno messo a punto per riformare il sistema», andranno, dunque, in porto e le Regioni saranno coinvolte nella revisione della rete. Ma sono proprio i consumatori a lanciare ancora una volta l´allarme prezzi. Secondo Adusbef e Federconsumatori i rialzi dei prezzi di benzina e diesel, da gennaio 2010 ad oggi «hanno delle ricadute per gli automobilisti pari a 288 euro tra costi diretti ed indiretti». Allargando lo sguardo e i calcoli su base annua (da maggio 2009 a maggio 2010), «l´ammontare dei rincari diventa addirittura terrificante» secondo i consumatori, e pari ad un incremento dei costi diretti di 264 euro e di 205 euro per costi indiretti «per un totale di 469 euro in più per ogni automobilista». Secondo le due associazioni i maggiori introiti «dovuti alle variazioni dell´Iva, sono di 4 centesimi per la benzina e di 3 centesimi per il gasolio, pari a 64 milioni di euro al mese per la benzina e a 75 milioni di euro per il gasolio». Per il Codacons, infine, i consumatori pagano oggi almeno 10 euro in più per ogni pieno di carburante rispetto allo scorso anno. «Si tratta dell´ennesima dimostrazione del fatto che il governo deve intervenire con misure immediatamente efficaci e non con un protocollo d´intesa che avrà effetto tra anni e che per molti sarà addirittura controproducente: invece di liberalizzare il settore, l´accordo, che prevede prezzi fissi per 7 giorni, rischia di facilitare eventuali accordi collusivi tra le compagnie».

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