Benzina e gasolio alle stelle. La verde sfonda la soglia di 1,40
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fonte:
- L`Unità
Non si arresta la galoppata dei prezzi dei carburanti, gonfiati dai rincari del petrolio. Ieri la verde ha sfondato la soglia di 1,40 euro al litro. Così adesso il prezzo consigliato ai benzinai dalle compagnie distributrici si attesta sui massimi storici. Senza considerare il fatto che, tolto lo sconto fiscale di due centesimi deciso poche settimane fa dal governo Prodi, il costo alla pompa raggiungerebbe 1,422 euro, cioè il record cioè di tutti i tempi. A preoccupare è anche il gasolio, che ormai ha praticamente annullato il divario di prezzo con la benzina. Ecco qualche esempio riferito al diesel: negli impianti Agip da ieri mattina si registra un +2,2 centesimi al litro a quota 1,389 euro (1,398 il prezzo invece, invariato, della verde). Mentre un aumento di 1 centesimo è scattato alla Total (a 1,379 euro). Alla Shell e alla Esso poi il rialzo è di 0,002 euro a 1,371 euro al litro. Per i consumatori la stangata che si abbatterà sulle famiglie a causa del caro-petrolio si aggira intorno ai 600 euro annui (Codacons), e il rincaro dei carburanti è di circa il 13,6% su base annua (Adoc). Per l`Unione Petrolieri, però, “i fortissimi aumenti registrati dalle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi rilevate dal Platts (l`agenzia che stabilisce ogni giorno le quotazioni internazionali che utilizzeranno gli Operatori per elaborare i prezzi alla pompa, ndr) nelle ultime due settimane sono stati recepiti solo parzialmente dalle quotazioni interne. Tale comportamento è riflesso dall`andamento dello stacco con il resto d`Europa che, in base all`ultima rilevazione del 14 aprile, ha confermato valori in linea con il dato storico. In particolare, lo stacco per la benzina nell`area euro è di 3,6 centesimi euro/litro, mentre quello del gasolio di 4,3 centesimi“. Mentre secondo il Cerm, centro di ricerche, per la benzina senza piombo, tra aprile 2003 e il febbraio 2008, i prezzi industriali italiani sono stati superiori del 15,4% rispetto alla media di Francia, Germania e Regno Unito. Per il gasolio auto il divario è stato di poco superiore al 13% e per il gasolio da riscaldamento del 14,2%.
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