Benzina e carrello della spesa spingono i prezzi al rialzo
MILANO – L’ INFLAZIONE rialza la testa a marzo, spinta dai rincari della benzina, dei biglietti di treni e aerei, del carrello della spesa e del caro-vacanze. A dirci che i prezzi sono tornati in tensione è l’ Istat che, confermando la stima flash, ha comunicato ieri che il costo della vita è salito il mese scorso dello 0,3% rispetto a febbraio portando dall’ 1,2 all’ 1,4% l’ indice annuale dei prezzi, il valore più alto dall’ 1,6% registrato a febbraio 2009 e in linea con il carovita europeo che ha registrato però un aumento mensile molto più robusto (1,5%). Se l’ inflazione acquisita per il 2010 resta ancora sotto controllo (0,9%), quello di marzo suona come un campanello d’ allarme soprattutto perché i prezzi sono tornati a crescere nonostante una ripresa dell’ economia molto debole e il ristagno dei consumi, come ha certificato proprio l’ altro giorno Bankitalia. Così consumatori e sindacati tornano all’ attacco. I primi, con AdUsbef e Federconsumatori, parlano di una nuova «batosta» da 420 euro per le famiglie (120 solo per la voce vacanze secondo il Codacons) e i secondi tornano a chiedere al governo un intervento fiscale per dare più potere d’ acquisto a lavoratori e pensionati. ENTRANDO nel dettaglio dei dati Istat, oltre alla consueta classifica delle città (con Aosta in testa ai rincari di marzo con un più 2,9% e Bari fanalino di coda con un più 0,4%), in generale, a spiegare l’ accelerazione dell’ inflazione sono le tensioni su tariffe, carburanti e trasporti. I prezzi della benzina verde mostrano infatti una crescita del 16,7% rispetto ad un anno fa e del 2,7% su febbraio (rispettivamente 16,3 e 4% per il gasolio). Aumenti nella scia dei rialzi che si susseguono ormai da alcune settimane, ultimo quello di ieri con l’ Agip che ha portato a 1,428 euro al litro la verde (ma in testa resta Shell sopra 1,43) e a 1,258 il diesel. La fiammata dei prezzi viene però anche dai trasporti che registrano un aumento dell’ 1,1% mensile e del 5,1% annuo. In particolare, i biglietti ferroviari crescono dello 0,2% rispetto a febbraio e del 15,1% su marzo 2009 e quelli aerei del 9,3 e dell’ 8%. Al contrario i prezzi dei trasporti marittimi scendono del 10,3% su febbraio e del 15,1% sull’ anno. Più cari anche i pacchetti vacanza (più 3,8% mensile e 2,2% annuale) e i parchi divertimento (2,3 e 4,5%). Il caro prezzi si è fatto sentire anche nel carrello della spesa tanto che l’ indice dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (alimentari, bevande, affitti, carburanti e giornali) a marzo è salito al 2,2% su base annua e 0,3% mensile. In rialzo, mese su mese, anche la voce abitazione, acqua, elettricità e combustibili (0,4%) e quella di alberghi e ristoranti (0,3%). Giù invece le spese per la salute (-0,3%) e le comunicazioni (-0,1%). Se Federconsumatori e Adusbef puntano il dito contro le «gravi speculazioni in atto, non solo sui carburanti» per cui è necessario un deciso intervento del Governo, Coldiretti e Confagricoltura, alla luce dei rincari nel carrello della spesa, stigmatizzano come i prezzi dei prodotti agricoli e di allevamento sono in piena deflazione con un meno 10% nell’ ultimo anno. I sindacati, infine, lanciano l’ allarme redditi e chiedono al Governo di aprire subito un tavolo con le parti sociali, calmierare le tariffe e ridurre il peso fiscale.
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