8 Aprile 2010

Benzina, continua la corsa dei prezzi

Il caro-benzina infiamma le polemiche. Le associazioni dei consumatori: il Governo intervenga per aiutare le famiglie. Non si arresta la corsa dei prezzi dei carburanti, nonostante il prezzo del petrolio abbia chiuso ieri in calo a New York, con le quotazioni scese dell’ 1,1% a 85,89 dollari al barile. Anche ieri alcune compagnie hanno ritoccato i listini all’ ins, portando la verde ad un massimo di 1,427 euro. Al punto da spingere i consumatori a chiedere un intervento immediato del Governo, almeno sul fronte fiscale. LE COMPAGNIE Secondo la consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, se Agip, Api/Ip e Esso rimangono ferme ormai da tre settimane, si muovono invece la Shell, che ha portato a 1,427 euro il prezzo della benzina e a 1,254 euro quello del gasolio, la Tamoil, salita fino a 1,419 euro per la verde e 1,249 euro al litro per il diesel e la Total dove il prezzo della benzina arrivato a 1,424 euro al litro e quello del gasolio a 1,254 euro. Ma in alcuni distributori, in particolare in regioni come Campania, Liguria e Marche dove vigono addizionali sulle accise, i listini della verde superano gi 1,45 euro al litro. LE POLEMICHE Con i rincari si scatenano anche denunce e polemiche. I consumatori scendono ancora una volta in campo e aggiornano i calcoli sulle ricadute degli aumenti. Il Codacons teme un effetto non indifferente, pari allo 0,3%, sull’ inflazione, mentre secondo Adusbef e Federconsumatori, se il prezzo delle verde dovesse mantenersi sopra 1,42 euro al litro, l’ impatto sulle tasche degli italiani salirebbe dai 210 euro l’ anno previsti fino alla scorsa settimana a ben 254 euro. Una cifra non insopportabile, ma rovinosa, accusano. I consumatori invocano dunque un intervento immediato per dare sollievo alle famiglie: l’ unico che potrebbe essere deciso e avere effetti all’ istante – insistono – quello fiscale, sterilizzando l’ Iva e introducendo l’ accisa mobile. Tutte le altre misure su cui il governo ha annunciato interventi (potenziamento dei self service, razionalizzazione delle rete) richiederebbero pi tempo. I GESTORI Contro i calcoli dei consumatori interviene per la federazione dei gestori Figisc, che giudica quello di questi giorni uno scandalo inesistente. Secondo il presidente Luca Squeri, infatti, non vero come dicono Adusbef e Federconsumatori che la benzina aumentata dal 1 marzo di 10 centesimi. L’ aumento stato di 4,6 centesimi, dovuto a un rialzo delle materie prime di 3,8, cui si aggiunge l’ Iva. In Italia, ha spiegato, il prezzo industriale superiore di 3-4 centesimi rispetto alla media europea ma questo dipende dalla peculiarit dei nostri impianti che sono serviti e sotto casa.

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