Benzina con il maxi sconto? Attenzione, è solo una truffa
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fonte:
- Brescia Oggi
La proposta-truffa viaggia su Internet, come le false richieste di dati da parte di chi si spaccia per funzionario di banca o delle poste. Non mancano gli annunci-civetta che contengono messaggi relativi a fantomatici bonifici, inesistenti rimborsi o supervincite. Da alcune settimane migliaia di italiani – tra i quali molti bresciani – hanno trovato in posta elettronica una e-mail firmata da Eni & Agip Spa, con tanto di logo del ministero dello Sviluppo economico e riferimenti legislativi esistenti. Tutto in regola in prima analisi. In tempi di crisi la proposta pare allettante: si viene invitati a visitare la pagina dove in poche parole si apprende che si può ottenere una carta carburante a costo estremamente vantaggioso. [\FIRMA]LA PROPOSTA, che di concreto non ha nulla, come mettono in guardia le associazioni che tutelano i consumatori, così si può riassumere. Vi sarebbe la concreta possibilità di acquistare una carta carburante per ciascun nucleo familiare, al costo di cento euro per una quantità avendo come corrispettivo carburante per un valore di 500 euro. E i 400 euro che ballano chi li mette? Il benzinaio di fiducia? La compagnia petrolifera che vuole acquisire nuova clientela? No. L’ 80% dell’ importo, si legge nell’ e-mail, verrebbe finanziato a fondo perduto dal ministero dello Sviluppo economico. VENENDO AL SUCCO, non è vero nulla. Si tratta di una truffa, simile a quella messa in atto mesi fa con gli stessi simboli, che prometteva la possibilità di acquistare un carnet di 100 litri di carburante al costo di 1 euro a litro. E in tanti ci hanno creduto per poi non ricevere nulla. Numerosi da quanto si apprende – nonostante la massima cautela di chi sta indagando – i bresciani che si sono rivolti ad associazioni di categoria o alla polizia per denunciare. Il testo dell’ e-mail è questo: «Con il nuovo decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 in cui lo Stato (o in alcuni casi è riportato il Consiglio dei ministri, ndr.) anticipa i pagamenti alle P.A. e aiuti per le famiglie, Agip gruppo Eni ti consente di acquistare la carta carburante di 500 Euro al prezzo di 100 Euro (80% rimborsato dal Ministero dello Sviluppo Economico)». Proseguendo nella ricerca per ulteriori chiarimenti, anziché nel sito istituzionale del ministero si finisce in un sito con un indirizzo postale di West Jacksonville, città americana della Florida. Sito che da alcuni giorni è bloccato. Non si riesce ad accedervi. PROBABILMENTE si è alla ricerca di codici e di dati sensibili da poter rivendere a banche dati o ad aziende che vogliono schedare migliaia di ipotetici clienti. Ovviamente Eni prende le distanze anche per tutelare la propria immagine. Sono già scattate le denunce legali. Che fare quindi nel caso che si riceva l’ e-mail? Rivolgersi al Codacons o alla Polizia postale se ci si è registrati e si ricevono addebiti in denaro. Intanto la solidarietà è scattata tramite Facebook e con la «catena di Sant’ Antonio» di messaggi da amico ad amico si viene informati del pericolo. Basta digitare «truffa carta di credito» per capire il rischio che si corre e come convenga comportarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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