9 Ottobre 2023

BENZINA, CODACONS: CON GUERRA ISRAELE RISCHIO IMPENNATA DEI LISTINI ED EFFETTI SU PREZZI AL DETTAGLIO

CON AUMENTO DI 10 CENTESIMI AL LITRO +5 EURO A PIENO E RICADUTE DA +390 MILIONI DI EURO AL MESE SOLO SUI COSTI DI RIFORNIMENTO

Gli effetti della guerra in Israele potrebbero sentirsi da subito sulle tasche degli italiani, con un impatto fino a +390 milioni di euro al mese solo per i costi legati ai rifornimenti di carburante. Lo afferma il Codacons, commentando l’impennata delle quotazioni del petrolio, con il Brent schizzato sopra gli 87 dollari al barile a seguito dello scoppio del conflitto.
Il calo dei listini alla pompa registrato negli ultimi giorni in Italia rischia di essere del tutto vanificato dagli effetti della guerra tra Hamas e Israele – spiega l’associazione – Sappiamo che ogni aumento delle quotazioni petrolifere si riflette in modo pressoché immediato sui prezzi di benzina e gasolio, e già domani potremmo assistere ad un assestamento al rialzo dei listini presso i distributori.
Un danno evidente per le tasche dei cittadini: un aumento di 10 centesimi di euro al litro per benzina e gasolio equivale ad un maggior esborso pari a +5 euro a pieno, con un impatto stimabile in +390 milioni di euro al mese per le famiglie italiane solo per la voce rifornimenti di carburante.
A tale effetto diretto occorrerebbe poi aggiungere quello indiretto legato ai prezzi al dettaglio – aggiunge il Codacons – In presenza di rialzi per benzina e gasolio i listini dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari, subirebbero un aggravio come conseguenza dei maggiori costi di trasporto, con ulteriori ripercussioni negative per le famiglie.

 

 

 

 

 

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