15 Marzo 2005

Benzina a peso d`oro in Puglia. Codacons: boicottate le compagnie

Petrolio, rischio maxi-bolletta

Benzina a peso d`oro in Puglia. Codacons: boicottate le compagnie

ROMA Sull`azienda Italia rischia di scaricarsi quest`anno una maxi-bolletta petrolifera: un conto per l`approvvigionamento dall`estero di petrolio e suoi prodotti di oltre 20 miliardi di euro. Vale a dire 3 miliardi di euro in più rispetto al 2004 quando la fattura si attestò a 17 miliardi di euro. Nonostante l`apprezzamento dell`euro e la prevista contrazione dei consumi, attesi in calo del 3,2% sul 2004, questo sarebbe secondo le prime stime di settore – l`impatto sui conti del paese se le fiammate del greggio non dovessero rientrare e le quotazioni dell`oro nero si mantenessero per il resto dell`anno sui livelli attuali. Se le attuali quotazioni del barile sul mercato internazionale dovessero mantenersi per il resto dell`anno sui livelli attuali (per domani è previsto un summit dell`Opec), il 2005 rischia di chiudersi con un prezzo del greggio importato in Italia di 48,3 dollari, contro i 36,5 dollari del 2004. Nei primi tre mesi dell`anno il costo del greggio dovrebbe infatti attestarsi intorno ai 46 dollari al barile mentre, se gli attuali 49 dollari dovessero mantenersi per i prossimi 9 mesi, alla fine dell`anno la media di un barile per l`azienda Italia sarebbe di 36,2 euro, pari a 48,3 dollari. La proiezione si basa su un cambio euro-dollaro (valuta quest`ultima di riferimento dell`interscambio petrolifero) sull`attuale quotazione di 1,34 dollari per un euro. E, ancora, su un andamento dei consumi in flessione del 3,2% dalle 87,9 milioni di tonnellate del 2004 la domanda è attesa quest`anno scendere infatti a 85,3 milioni di tonnellate. Un elemento che ridimensiona le attese di aumento della fattura. Il petrolio ieri ha chiuso in rialzo a 54,60 dollari al barile al mercato di New York (+17 cents).

APPELLO DEL MINISTRO AI PETROLIERI – Il ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, incontrerà probabilmente «prima di pasqua» i petrolieri, sui quali intende svolgere un`azione di moral suasion. Lo ha detto lo stesso ministro, a margine di un incontro con l`omologo turco, Ali Coskun. «Attualmente abbiamo preso contatto con le associazioni dei petrolieri, con i quali concorderemo una data – spiega Marzano – Una volta concordata la data partiranno le convocazioni». «Quello che vogliamo dai petrolieri – conclude il ministro – è che il prezzo della benzina scelga con la stessa velocità con cui sale quando le quotazioni del petrolio crescono».

CONSUMATORI: RITOCCARE LE ACCISE – Oltre a convocare i petrolieri «sarebbe necessario costituire strumenti di controllo e di sanzione per chi utilizza la doppia velocità». E` questo il commento di Federconsumatori e Adusbef alla decisione del ministro delle attività produttive, Marzano. Le associazioni dei consumatori, inoltre, invitano il Governo a «smetterla di dire che non si può toccare l`accisa dei carburanti, nell`ultimo anno e mezzo lo ha già fatto due volte». Secondo i consumatori bisogna piuttosto «intervenire con grande rapidità quando ci sono particolari speculazioni a livello internazionale e nazionale». Federconsumatori e Adusbef affermano così che «l`inazione del Governo è comunque comprensibile perchè attualmente aldilà di quanto sta incamerando per le tasse (accisa più Iva) le stesse sono aumentate di oltre 20 milioni di euro al mese pari a 240 euro all`anno pari a oltre 450 miliardi di vecchie lire. E` chiaro quindi – conclude – che stare fermi significa maggiori introiti a spese dei cittadini».

OK SMS SE SONO GRATUITI – Intanto piace la proposta di inviare un sms agli automobilisti desiderosi di conoscere i distributori più convenienti è una buona idea, «purchè non comporti costi aggiuntivi». Lo afferma l`Intesa dei consumatori commentando l`ipotesi allo studio al ministero delle Attività Produttive: «Se per risparmiare qualche euro sul pieno si è costretti a spenderne altri per la ricezione di tali sms, allora gli effetti positivi del progetto verrebbero totalmente vanificati e gli unici a guadagnarne sarebbero i gestori telefonici». Ma per Rienzi sarebbe ancora più economico istallare dei «benzacartelloni», ossia cartelloni collocati nelle vie dei quartieri delle grandi città, nei Comuni di piccola/media grandezza e lungo le tratte autostradali, riportanti i distributori di carburante della zona, l`indirizzo e il prezzo del giorno delle benzine praticato al pubblico.

ALLARME CARO-CARBURANTE IN PUGLIA – Intanto è allarme caro-carburanti in Puglia. Nella Regione l`impennata dei prezzi di benzina e gasolio a cui si è assistito negli ultimi giorni graverà – secondo le stime di Codacons e Listaconsumatori Puglia – per 18/20 euro al mese a famiglia. Si scopre inoltre che Bari è tra le città più care d`Italia sul fronte dei carburanti: alla pompa la benzina costa nel capoluogo 1,118 euro al litro (il rincaro è pari a 0,0041 euro a decorrere dal 2001, in virtù del decreto legislativo 56/2000), mentre il gasolio costa 1,005 euro al litro. Cifre ben superiori rispetto ad esempio a Trieste (0,916 euro/litro la benzina) o Firenze (0,975 euro/litro il gasolio). Codacons e Listaconsumatori Puglia, per far fronte a questa situazione che rischia di gravare pesantemente sui bilanci familiari, invitano gli automobilisti della Regione a boicottare le compagnie più care, rifornendosi presso chi pratica prezzi più bassi, e invitano la Regione Puglia a far installare nelle varie città i «Benzacartelloni» di quartiere: si tratta di cartelloni installati nelle vie dei quartieri della grandi città e nei Comuni di media-piccola grandezza: tali cartelloni dovranno riportare i distributori di carburante della zona, l`indirizzo e il prezzo del giorno delle benzine praticato al pubblico. Ogni gestore, quotidianamente, avrà la possibilità di inserire i dati richiesti all`interno del cartellone. Questo provvedimento, spiegano Codacons e Listaconsumatori, avrà un duplice vantaggio: da una parte consentirà all`automobilista di conoscere i distributori di zona e i prezzi da questi praticati, consentendo quindi di dirottare la scelta del rifornimento di benzina presso i gestori che praticano i prezzi più convenienti.

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