24 Maggio 2018

«Befana, mangia come un animale» Insulti e violenze nell’ asilo da favola

arrestate due maestre a parma per maltrattamenti sui bimbi. e poi botte alle elementari di catania, allontanata l’ educatrice di un nido a udine. il codacons: telecamere obbligatorie
ELEONORA MORI Prima o poi loro lo dicono alla mamma. Con i gesti oppure con le parole o il pianto o l’ insonnia: i piccolini alla fine parlano. E allora a scuola arrivano i carabinieri o la polizia a piazzare la microcamere nel refettorio, nel dormitorio, sopra i banchi dell’ aula di disegno. Ceffoni, parolacce, spinte, urla e costrizioni: tutto viene ripreso dall’ occhio che filma. E innalza il sipario sulla violenza dispensata al posto dell’ educazione e dell’ istruzione. Uno spettacolo drammatico e sconvolgente, data l’ impossibilità di difendersi delle piccole vittime. E lo choc si ripete, come da copione, nelle scuole di ogni ordine e grado. Dal nido alla elementare passando per la materna. E poco cambia che l’ istituto sia statale, comunale oppure privato. Non c’ è cattedra senza maestra cattiva. Ieri ne hanno chiuse ai domiciliari due di una scuola materna di Colorno (Parma). Un’ altra di una elementare di Catania ha intascato la sospensione per un anno. E a Udine l’ educatrice di una silo nido è stata cacciata e indagata per maltrattamenti. I video ricavati dalle indagini catapultano immagini agghiaccianti. Lo sono per gli stessi carabinieri o poliziotti spesso costretti a intervenire prima ancora di concludere le loro attività, figuriamoci cosa possano significare per una madre costretta a vedere il proprio figlio picchiato e insultato dalla persona a cui ella stessa lo ha consegnato. Ed è quasi sempre una mamma a smascherare la maestra o le maestre aguzzine. Così è accaduto a Colorno, dove la madre di una bimba che rifiutava di andare all’ asilo, ha denunciato le crisi improvvise e i racconti della piccola. È il 23 marzo: la signora va dai carabinieri e già nei primi giorni di aprile le telecamere montate all’ asilo, restituiscono i filmati che ieri hanno fatto scattare gli arresti. Una docente ( A.P.S.), ha 47 anni, la collega (G.G.), 59. IMMOBILI PER ORE I piccolini costretti a rimanere immobili e zitti per ore, a mangiare forzatamente il cibo nonostante le crisi di pianto, pena botte e spintoni e insulti e strattonamenti per le braccia. «Befana, scemo, hai stufato, fila in castigo!», e giù a menare le mani e a urlare seminando il terrore. «Vi do delle patacche, vi metto in punizione, vi faccio correre!», questi i precetti più intimidatori che pedagogici. E quando non bastava, le maestre, scagliavano violentemente per terra oggetti che avevano casualmente in mano. Il bimbo che osava disobbedire, veniva chiuso e isolato in una apposita aula, seduto su una sedia, fermo e immobile per minuti o magari ore. Inoltre, in un caso, un bambino è stato costretto a mangiare con il piatto in mano «In piedi e come un animale! Così impari». Fra i banchi della elementare di Catania, le lezioni erano ritmate da scappellotti e testoline schiacciate sui quaderni. E poi minacce e insulti: «Teste di Scecco!/ Teste d’ asino!». LESIONI AGGRAVATE E giù colpi sulla nuca e bacchettate sulle mani. Il gip di Catania, chiuse le indagini dei carabinieri di Acireale, ha sospeso la docente per un anno dall’ esercizio del pubblico impiego. Cinquantanove anni, di Aci Catena è indagata per maltrattamenti e lesioni volontarie aggravate. A Udine sono state le colleghe di una educatrice a segnalare atti di violenza consumati dalla stessa su piccolini dai dieci ai ventidue mesi. L’ insegnante, indagata per maltrattamenti, è stata allontanata. Carlo Rienzi, presidente del Codacons, parla chiaro: «Serve installare sistemi di videosorveglianza negli asili e nelle scuole, è il solo modo per prevenire violenze sia a danno degli alunni che degli insegnanti. Violenze che crescono di giorno in giorno». E aggiunge Rienzi: «La quasi totalità dei docenti è a favore dell’ introduzione delle telecamere nelle aule. I soli contrari sono i sindacati di categoria, che con il loro ostruzionismo ideologico rischiano di favorire episodi come quelli emersi nelle ultime ore in istituti di ogni ordine e grado». riproduzione riservata L’ esterno dell’ asilo di Colorno.

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