BASE USA DI VICENZA: IL TAR INIBISCE L’INIZIO DI OGNI ATTIVITÀ DIRETTA ALLA REALIZZAZIONE DELLA BASE DAL MOLIN………..
BASE USA DI VICENZA: IL TAR INIBISCE L’INIZIO DI OGNI ATTIVITÀ DIRETTA ALLA REALIZZAZIONE DELLA BASE DAL MOLIN, E INCARICA IL COMUNE DI VICENZA DI VIGILARE CHE NON SIA TOCCATA UNA PIETRA
È mancata secondo il Tar Veneto e secondo uno specifico motivo di ricorso – accolto – del Codacons, la consultazione della popolazione interessata nonostante fosse prevista dal memorandum Usa-Italia Ed ecco i danni gravi che con la sospensiva si sono voluti impedire:
- il forte impatto sulla situazione ambientale ed urbanistica e rischi di danneggiamento delle falde acquifere;
- dubbi del Tar anche sulla Vinca depositata dalla Regione che, pur intitolata “Progetto ovest”, sembra riferirsi al vecchio progetto e non tenere in alcun conto il progetto alternativo richiesto dal Commissario Costa che prevedeva accesso alla base da nord;
- Illegali anche l’autorizzazione del Direttore Generale del Ministero della Difesa senza la previa verifica ex ante delle condizioni apposte all’autorizzazione stessa;
- Anche il bando di gara giudicato illegittimo dal Tar poiché effettuato senza la proceduta di evidenza pubblica prevista dalla legge;
- Bocciato e sospeso anche il consenso espresso dal Governo nella persona del Presidente del Consiglio Romano Prodi, poiché espresso in “modo verbale”, che è un modo che il Tar definisce “extra ordinem” e illegittimo così come illegittima è l’autorizzazione rilasciata da un dirigente del Ministero della Difesa senza una assunzione di responsabilità formale e scritta del Governo.
La motivazione espressa dal Tar è ancora più soddisfacente di quanto ci si poteva aspettare, poiché i giudici sono entrati nel merito dell’intero procedimento contestandolo pezzo per pezzo come il Codacons chiedeva.
Seguirà comunicazione con le motivazioni della decisione.
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