11 Giugno 2010

Bar, a Sanremo si pagherà per fare pipì: è polemica

Venerdì 11 Giugno 2010 11:40 Notizie – Lombardia e Nord-Ovest    
(Sesto Potere) – Sanremo – 11 giugno 2010 – Anche a Sanremo si dovrà prenotare una consumazione se si chiederà l’uso dei bagni all’interno dei pubblici esercizi. In concreto, usare i servizi igienici in un locale pubblico, a partire da fine mese, a Sanremo, costerà almeno il prezzo di un bicchiere d’acqua
La delibera della giunta Comunale non lascia dubbi: “Gli esercizi pubblici di somministrazione e tutti i locali di pubblico ritrovo debbono essere dotati di servizi igienici conformi alle norme stabilite dalla normativa sanitaria, da tenersi a disposizione solo dei clienti”.
 Viene così accolta una richiesta da parte della Confcommercio territoriale che aveva chiesto di mettere fine al fenomeno di invasione dei bagni nei bar da parte di intere carovane di turisti a fronte di nessuna consumazione.
Fipe, la federazione dei pubblici esercizi, un settore composto da 250mila imprese, accoglie con soddisfazione la decisione che va a sommarsi ad un altro provvedimento con forza di legge, cioè la sentenza del Tar Toscana secondo cui l’uso del bagno all’interno dei pubblici esercizi è un servizio privato fornito ai clienti e non un servizio pubblico a disposizione di tutti i passanti.
«È evidente che a prescindere dalla delibera – commenta il presidente Fipe, Lino Stoppani – rimane il principio del buon senso. Sfido a trovare sin da ora un esercente che, vedendo una persona in stato di difficoltà, arrivi a negarle l’uso del bagno se non ha consumato. Vero è che se tutti avessero avuto il buon senso di consumare qualcosa per utilizzare poi anche il bagno, non ci sarebbe bisogno di impiegare il tempo in delibere o sentenze che sembrano assolutamente scontate. Fortunatamente nel caso di Sanremo è stato lo stesso Comune a sostenere le ragioni degli esercenti, nella consapevolezza che non può essere scaricato su di loro il servizio del bagno pubblico che compete proprio alla pubblica amministrazione».
Ma il provvedimento non è gradito a tutti.
Il Codacons contesta fortemente la delibera del Comune di Sanremo, che impone il prezzo di un bicchiere d’acqua a carico di chi vorrà utilizzare i servizi igienici di bar e ristoranti.
"Si tratta di una delibera sballata e che può creare illegittime discriminazioni – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – E’ si vero che il Tar Toscana ha riservato l’utilizzo dei bagni ai soli clienti degli esercizi pubblici, ma è altrettanto vero che non si può imporre un costo per avvalersi di tale servizio. Un bicchiere d’acqua, infatti, può costare un tot in un bar, e il doppio in un altro, determinando quindi prezzi diversi per un servizio (l’uso della toilette) che è invece identico in tutti i bar’.
"Senza contare che un cittadino non-cliente può aver bisogno del bagno per motivi di salute o in circostanze di emergenza, e in tal caso un rifiuto da parte dell’esercente potrebbe configurare veri e propri reati, come l’omissione di soccorso. Il consiglio che rivolgiamo ai cittadini, qualora venga loro negata la possibilità di usufruire dei servizi igienici in un locale pubblico, è di rivolgersi ai Carabinieri, denunciando gli esercenti e sottolineando il proprio stato di necessità’ – conclude Rienzi.
 
 

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