BANKITALIA, SALGONO ANCORA TASSI SUI MUTUI, AL 4,36% A MARZO. CODACONS: IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE
TASSI DESTINATI A SALIRE ANCORA DOPO DECISIONE BCE DELLO SCORSO 4 MAGGIO. RISPETTO AL 2021 MUTUO COSTERA’ FINO A +3.540 EURO ALL’ANNO
Secondo i dati diffusi oggi da Bankitalia, a marzo i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni hanno raggiunto il 4,36%. Il peggio, però, deve ancora venire, considerato che il monitoraggio di Bankitalia non registra ancora gli effetti della decisione assunta lo scorso 4 maggio dalla Bce, che ha fatto salire i tassi d’interesse di ulteriori 25 punti base. Lo afferma il Codacons, che lancia l’allarme sugli effetti per le rate dei mutui accesi dalle famiglie italiane.
Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, la rata mensile è destinata a salire tra i 15 e i 25 euro per effetto della decisione dei giorni scorsi della Bce – analizza il Codacons – Se però si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dallo scorso anno, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirà complessivamente tra i 225 e i 295 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +2.700 e + 3.540 euro all’anno. E non è certo un caso se, nell’ultimo anno, ben 2,4 milioni di famiglie con un mutuo a tasso variabile hanno dichiarato difficoltà nel pagamento delle rate – conclude l’associazione.
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