29 Settembre 2016

Banche, rincari sui c/c per finanziare i salvataggi: Bankitalia “osserva”

 Banche, rincari sui c/c per finanziare i salvataggi: Bankitalia “osserva” Via Nazionale “sta osservando con attenzione il comportamento di alcune
banche nel ribaltare su correntisti e depositanti i costi delle crisi
bancarie”

 

MILANO – La Banca d’ Italia sta “osservando con attenzione il comportamento di alcune banche nel ribaltare sulla clientela dei depositanti e dei correntisti i costi sostenuti per effetto delle crisi bancarie”. E’ quanto affermano fonti di Via Nazionale dopo l’ aumento dei costi dei conti correnti, deciso da alcune banche, per recuperare parte dei contributi al Fondo che ha rilevato le 4 banche finite in risoluzione. “La Banca d’ Italia – proseguono le fonti citate dall’ Ansa – opera e continuerà a operare al fine di assicurare che le norme sui rapporti banche-clienti approvate dal Parlamento italiano non siano eluse ma pienamente applicate. Queste norme sono più tutelanti in Italia che in molti altri Paesi nei confronti dei clienti delle banche e prevedono che una banca possa, sì, cambiare le condizioni contrattuali di deposito o conto corrente, ma solo se vi è un giustificato motivo e seguendo una procedura trasparente e informando adeguatamente il cliente per consentirgli di fare le proprie valutazioni (ed eventualmente recedere)”. Sulla vicenda è montata la protesta del Codacons, che ha lanciato una “azione collettiva per fermare quello che è a tutti gli effetti un abuso a danno degli utenti”. L’ associazione ha lanciato una racolta di testimonianze dei correntisti “che hanno subito o subiranno nelle prossime settimane aggravi di costi o inserimento di tasse e balzelli vari, direttamente o indirettamente riconducibili al Fondo Nazionale di Risoluzione”, per poi “denunciare in Procura il proprio istituto di credito per la fattispecie di ‘appropriazione indebita’. “Invitiamo i correntisti a una sommossa legale, presentando una raffica di denunce contro le proprie banche – afferma il presidente Carlo Rienzi -. Oggi stesso invieremo formale diffida alla Banca d’ Italia, affinché blocchi qualsiasi iniziativa degli istituti di credito tesa a scaricare sulla collettività i costi del salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti, e punisca severamente le banche responsabili di scelte scellerate a danno dei propri clienti”. Lamentele anche dai deputati M5S alla Commissione Finanze della Camera: “Il decreto ‘salva-banchieri’ di novembre non lo stanno pagando amaramente solo i risparmiatori delle quattro banche risolute, ma anche i correntisti degli istituti maggiori che sono andati in soccorso del governo”. Adusbef e Federconsumatori hanno denunciato balzelli fino a 25 euro da applicare ai conti correnti, facendo i nomi del Banco Popolare, mentre Ubi e Unicredit sarebbero pronti a seguire a ruota.

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