9 Luglio 2019

Banca Marche: Ubi rimane fuori da tutto

il tribunale ammette altre centinaia di parti civili, ma libera chi è subentrato
di MARINA VERDENELLI COMUNE DI JESI e l’ Unione Nazionale Consumatori restano fuori dal processo per il crac di Banca Marche. Per entrambi non è stata accolta la costituzione di parte civile. Rigettata anche la richiesta di chiamare in causa quale responsabile civile Ubi Banca e Pricewaterhousecoopers (Pwc), società di certificazione bilanci, che erano stati chiamati a rispondere in solido (al pari degli imputati in caso di condanna) dall’ avvocato Corrado Canafoglia dell’ Unione Nazionale Consumatori che rappresenta (come persone singole) la maggio parte dei risparmiatori beffati. COSÌ ha deciso ieri il collegio dei giudici, presieduto da Francesca Grassi, accogliendo per i primi due esclusi le richieste presentate congiuntamente dagli avvocati degli imputati a giudizio per il default milionario dell’ istituto di credito marchigiano che si erano opposti (tra gli altri) alla costituzione di parte civile dell’ Ente e dell’ associazione. Lo stesso collegio ha ritenuto che chi ha comprato il buono della banca, Ubi Banca, non sia chiamato a rispondere sui soldi persi da azionisti e obbligazionisti in epoca precedente. Anche la Procura, con il pool dei pm Andrea Laurino, Serena Bizzarri e Marco Pucilli, si era espressa contro le richieste di citazione quale responsabile civili di Ubi Banca e Pwc non ritenendole attinenti. Dopo tre rinvi subiti dall’ inizio del processo, al tribunale dorico ieri era in programma l’ udienza per l’ ammissione o meno delle parti civili al maxi processo dove sono imputati a vario titolo per bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, ostacolo della vigilanza e falso in prospetto l’ ex dg di Banca Marche Massimo Bianconi, l’ ex presidente del cda Lauro Costa, Giuseppe Michele Ambrosini, ex presidente cda Bm ed ex presidente cda Medioleasing, Stefano Vallesi, ex vice direttore generale Bm e membro cda Medioleasing, Paolo Arcangeletti (dirigente Bm), Giuseppe Barchiesi (dg Medioleasing), Massimo Battistelli (capo area crediti Bm), Giuliano Bianchi (cda Bm), Bruno Brusciotti (cda Bm), Daniele Cuicchi (capo servizio commerciale Medioleasing), Claudio Dell’ Aquila (vice dg Bm), Giuseppe Paci (capo concessione crediti Bm) e Tonino Perini (vice presidente Bm). ALLA FINE le parti civili ammesse sfiorano la quota di 3.500 beffati, rappresentati da 52 avvocati. Quasi 3mila sono quelli rappresentati dall’ avvocato Corrado Canafoglia (solo l’ associazione è stata esclusa ma non le singole parti offese). Oltre al Comune di Jesi, che aveva lamentato un danno di immagine per il territorio e anche di investimenti, e all’ Unione Nazionale Consumatori sono state escluse anche 7 persone fisiche, tutti risparmiatori. Ammesse invece le Fondazioni di Cassa di Risparmio di Fano, Macerata, Jesi e Pesaro, le associazioni dei consumatori Adusbef, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Adiconsum e Codacons. Perte civile anche Banca d’ Italia. Prossima udienza il 9 settembre quando si aprirà il dibattimento.

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