2 Marzo 2016

Banca Etruria, corsa a costituirsi parte civile nei processi

Banca Etruria, corsa a costituirsi parte civile nei processi

Arezzo, 2 marzo 2016 – Si avvicina la data fatidica del 10 marzo, quando l’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l’ ex direttore generale Luciano Bronchi e il responsabile del risk management David Canestri si troveranno nell’aula del Gip di Arezzo per rispondere di ostacolo alla vigilanza. In vista dell’udienza preliminare, anche le associazioni che hanno preso a cuore le ragioni dei risparmiatori aretini e non si stanno organizzando, prima tra tutte Federconsumatori che annuncia per bocca del presidente Pietro Ferrari:

«Stiamo valutando la possibiltà di costituzione di parte civile assieme ai nostri legali, i margini ci sono tutti e penso che andremo in questa direzione sia con la confederazione, sia con i singoli associati. Non vogliamo lasciare niente di intentato, perciò ci saranno anche dei singoli azionisti e obbligazionisti che avanzeranno tale richiesta. Se le accuse si riveleranno fondate, sarebbe chiaro a tutti che le comunicazioni sociali false avrebbero avuto un ruolo decisivo nel far ottenere un rating alto alla vecchia Banca Etruria. Sulla base di quel rating, molti azionisti e obbligazionisti hanno deciso di investire in prodotti della Banca e abbiamo visto tutto cosa è successo: migliaia di persone si sono ritrovati con i risparmi di una vita andati in fumo».

Si preannuncia, insomma, un’altra giornata movimentata dalle parti del Palazzo di Giustizia aretino in attesa di sapere se gli ex vertici, ora sotto indagine, saranno rinviati a giudizio.

Federconsumatori non è l’unica associazione a fare richiesta di costituzione di parte civile. Appare quasi certa anche la richiesta di Codacons, mentre una quarantina tra azionisti e gli obbligazionisti del comitato «Difesa dei risparmiatori della banca Etruria di Pizzoli», in Abruzzo, ha già provveduto in vista dell’udienza preliminare della prossima settimana.

Vanna Pizzi, legale del comitato, ha comunque specificato che c’è tempo per decidere fino al 9 marzo perciò le richieste dall’Abruzzo potrebbero essere molte di più, dal momento che il comitato di Pizzoli raduna circa 1500 risparmiatori beffati dal decreto dello scorso 22 novembre.

Si muovono anche gli azionisti, 250 circa, difesi dall’avvocato Riziero Angeletti che chiedono a gran voce la difesa dei loro interessi. Anche loro dovrebbero fare richiesta di costituzione di parte civile. Risparmiatori, dunque, pronti a qualsiasi azione legale pur di poter recuperare le somme perdute e poiché la possibilità dell’arbitrato sembra non piacere quasi a nessuno, si prospettano mesi di fuoco a Palazzo di Giustizia.

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