BANCA E MUTUI ” Mutui Ecco perché il Tar ha assolto le banche
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fonte:
- Miaeconomia.it
Gli istituti di credito italiani non hanno applicato pratiche commerciali che si possano definire scorrette in materia di portabilità dei mutui. A stabilirlo è stato il Tar del Lazio che nelle scorse settimane ha prima annullato le multe inflitte dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il mercato e ieri a ha, quindi, diffuso le motivazioni di questa sentenza.
La storia è nota.
Lo scorso 4 febbraio, la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Giorgio Giovannini, ha accolto il ricorso con cui 23 istituti di credito hanno chiesto di annullare le multe comminate loro dall’Antitrust ad agosto del 2008 per “pratiche commerciali scorrette”. La vicenda riguarda le presunte pratiche scorrette delle aziende di credito all’indomani dal decreto Bersani, che prevedeva la portabilità gratuita dei mutui, ossia la possibilità di trasferirli da una banca all’altra senza oneri a carico del titolare.
L’indagine era stata avviata dall’Authority dopo una segnalazione di Altroconsumo e dopo le denunce pervenute al call center del Garante, secondo cui le banche avrebbero indirizzato i clienti a sostituire, anziché surrogare i mutui, facendo scegliere l’opzione più costosa, addebitando oneri non dovuti – come ad esempio le spese notarili – e fornendo informazioni incomplete e inesatte.
Ma ora il Tar del Lazio ha riscontrato l’assenza di questi “elementi univocamente indizianti la presenza di una pratica commerciale scorretta delle banche”, annullando anche le multe per quasi dieci milioni di euro inflitte dall’Antitrust nell’agosto scorso ai ventitre istituti di credito coinvolti (Credito Artigiano, Banca Carige, Bnl, Banca Nuova, Antonveneta, Banca Popolare di Vicenza, Deutsche Bank, Bpm, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Unicredit Banca, Unicredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop Carire, Montepaschi, Intesa San Paolo, Banca Popolare di Bergamo, Credito Emiliano, Bpl e Banca Popolare Verona).
In particolare, secondo le motivazioni dei giudici del Tar, non è stato possibile riscontrare delle violazioni nell’applicazione della Legge Bersani in virtù del fatto che le banche, in assenza di chiare indicazioni sull’applicazione delle norme, non hanno acquisito in materia di portabilità dei mutui una completa e necessaria consapevolezza delle modalità di attuazione del Decreto sulle liberalizzazioni.
Va, comunque, sottolineato che nonostante sia decaduta l’accusa alle banche di aver ostacolato la portabilità dei mutui, la procedura è tutt’ora valida e consente sempre ai mutuatari di surrogare il mutuo da un istituto a un altro senza costi a loro carico.
La sentenza con cui il Tar del Lazio ha annullato le sanzioni comminate dall’Antitrust intanto fa discutere, con le associazioni dei consumatori che annunciano battaglia.
Il Codacons appoggerà “con un corposo dossier l’eventuale appello che l’Antitrust presenterà in Consiglio di Stato contro la decisione del Tar”.
L’Adoc parla di sentenza curiosa, spiegando che “le norme sulla portabilità dei mutui erano già chiare”.
Per Adusbef e Federconsumatori si tratta di una sente”scandalosa, perché le banche hanno reiteratamente violato il decreto Bersani su surroga e portabilità”.
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