Baggiovara, gigante d’argilla
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fonte:
- Il Resto del Carlino
SUL TORMENTONE Cardiologia-policlinico e Maria Grazia Modena lascio al Codacons ed agli Amici del cuore le ?ardue sentenze’. Sui silenzi e sull’ omertà delle alte sfere della sanità locale è d’ obbligo stendere un pietoso velo. Alle origini del ?malessere’ io ritengo vi sia sempre e comunque l’ ospedale di Baggiovara, che pur con le eccellenze riconosciute , è una voragine senza fondo , una costruzione faraonica voluta in fretta e che ha evidenziato col tempo lacune nel progetto, nella esecuzione, e nella gestione finanziaria. Per salvare Baggiovara tutto si sacrifica ed il Pal è progettato a suo uso e consumo; la sanità modenese è una vittima sacrificale di questo colosso (sic!) con i piedi di argilla. A margine, vorrei che si lasciasse cadere anche il tormentone del martire professor Federico in relazione ad Oncologia. Ci vorrebbe umana comprensione e delicatezza e frequentando, purtroppo, l’ ambiente ne ho riportato testimonianze che mi hanno lasciato la spiacevole impressione che il dolore non sia esente da interessi ed egoismi personali di chi dovrebbe tutelare i pazienti in una fase tanto delicata della loro esistenza. Fortunatamente ci sono meravigliose e numerose eccezioni. Giovanna Vellani Gentile signora Vellani, il velo di silenzio lo hanno steso gli stessi politici che per mesi si sono arrabbatati a lavorare dietro le quinte per trovare una soluzione al caso Cardiologia che potesse ?salvare alcune facce’ e mantenere in piedi questo sistema sanitario che, come lei sottolinea con grande chiarezza, si basa sulla follia ? tutta modenese ? dei due ospedali, delle due direzioni generali, della lotta tra le due fazioni mediche (universitari e non universitari, tutti da accontentare ovviamente), dlle spese raddoppiate e chi più ne ha più ne metta. Nel nuovo Pal, molto Baggiovara-centrico, spunta la parola «razionalizzazione» ripetuta all’ infinito. Come se fosse facile! Ma, quale miglior occasione, se non partire proprio dalla Cardiologia: via un primario, nominato un superprimario e facce salvate. Almeno in apparenza. Ma le criticità del ?raddoppio’ restano, lì, intatte. E nessuna pare volerci mettere mano.
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