8 Novembre 2018

Azzerati ancora a Roma tra timori e speranze «Servono 14 miliardi» La rabbia degli esclusi

il casoE’ il viaggio della paura e della speranza quello che hanno intrapreso oggi verso Roma i rappresentanti di varie associazioni di risparmiatori Carife. L’ appuntamento delle 11.30 al ministero delle Finanze con i sottosegretari Villarosa e Bitonci, e probabilmente anche con il vicepremier Luigi Di Maio, è in effetti cruciale per capire se l’ accusa di «tradimento» delle promesse elettorali di rimborso totale, avanzata dal comitato Vittime del salvabanche, può lasciare spazio ad una rinnovata fiducia. Nel caso, bisogna mettere sul tavolo una cifra tra 14 e 20 miliardi di euro. È anche il giorno della rabbia per le associazioni dei consumatori, come Federconsum, escluse dal summit con il governo nonostante il mandato ricevuto da centinaia di risparmiatori ferraresi.dietro la legge di bilancioLa legge di Bilancio, approdata martedì in commissione alla Camera, prevede come noto lo stanziamento di 1,5 milioni di euro in tre anni per rimborsare il 30%, con un tetto di 100mila euro, delle azioni perdute nella risoluzione, attraverso sentenze di tribunali o nuovi pronunciamenti dell’ arbitro Consob. Troppo poco e con troppi paletti, hanno detto un po’ tutte le associazioni dei risparmiatori, comprese quelle che avevano stretto la mano a Di Maio al Circo Massimo sull’ onda del «risarciremo tutto», e il taccuino delle richieste non si limita a qualche garanzia di rimborsi futuri. «Il Codacons ha calcolato in 20 miliardi la cifra necessaria a rimborsare tutti al 100%? Noi conteggiamo qualcosa di meno – dice Milena Zaggia, rappresentante di Azzerati Carife e Risparmiatori traditi – diciamo 14 miliardi, considerato i 5 già rimborsati, dai quali togliere gli “speculatori”, anche se sarà difficile distinguerli dalle vittime. Comunque stiamo parlando di una cifra di molto superiore a quella stanziata».Ci sono poi preoccupazioni specifiche dei ferraresi, «finora gli arbitri Consob hanno dimostrato di considerare rimborsabili la sola quota di azioni acquistate durante l’ aumento di capitale 2011, nei 4 lodi presentati da risparmiatori Carife. Questa interpretazione – è ancora Zaggia a parlare – risulta particolarmente penalizzante, perché tantissimi azionisti hanno acquistato prima e anche dopo quella data». Restano poi da sciogliere i nodi delle rinunce ad ulteriori risarcimenti e della eventuale necessità di provare l’ avvenuta truffa.consumatori Esclusi e rabbiosiChi non potrà portare le proprie istanze sono le associazioni dei consumatori, non convocate dal ministero. «Una condotta inaccettabile e irresponsabile – attacca Roberto Zapparoli (Federconsum) – che mina alle basi il principio democratico della rappresentanza e che sembra ispirato alla volontà di assecondare ed inseguire il consenso elettorale e non affrontare in modo serio i problemi dei risparmiatori truffati. Il governo non può scegliere gli interlocutori con cui confrontarsi». Federconsumatori minaccia ora di scendere in piazza contro il governo, dopo l’ incontro del 12 novembre con le altre associazioni dei consumatori, «proclameremo una manifestazione davanti al Parlamento per rivendicare misure adeguate» di risarcimento, e «rivendicare davanti al governo una maggiore attenzione al ruolo ed all’ impegno delle associazioni». –Stefano Ciervo BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

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