AVIARIA: SU ALLARME UOVA E` POLEMICA, STORACE PROTESTA
- fonte:
- Ansa
MA EFSA PRECISA, INFORMAZIONI ESTRAPOLATE DAL LORO CONTESTO
(ANSA) – ROMA, 26 ott – E` polemica sulle presunte
raccomandazioni da parte dell`Agenzia europea per la sicurezza
alimentare (Efsa) di non consumare uova crude e cuocere bene la
carne di volatili per evitare qualunque rischio di contagio dal
virus dell`influenza aviaria. Raccomandazioni pubblicate oggi,
come anticipazione, dai quotidiani Financial Times e Frankfurter
Allgemeine Zeitung, ma che la stessa Efsa si è affrettata a
correggere: Tali informazioni, ha precisato l`Agenzia, “sono
state estrapolate dal loro contesto“.
Il chiarimento è arrivato già nella tarda serata di ieri
dal portavoce Efsa Anne Laure Gassin: “L`Efsa – ha spiegato –
ricorderà, a titolo precauzionale, i consigli di base di igiene
alimentare che esistono già per ridurre i rischi di diffusione
della salmonella o di altri germi, nel caso in cui l`influenza
aviaria dovesse entrare nella catena alimentare. Situazione – ha
sottolineato – che non esiste attualmente“. Gassin si è poi
“rammaricata della confusione“ che si è creata, mentre
l`obiettivo dell`Agenzia era quello di “rassicurare i
consumatori ricordando le regole di igiene in caso di rischi
sanitari: ossia la cottura degli alimenti come carni e uova“.
Poi, con una nota ufficiale, è sempre l`Efsa a ribadire che
“non c`é, ad oggi, alcuna prova che suggerisca che l`influenza
aviaria possa essere trasmessa agli esseri umani attraverso il
consumo di cibi e specificatamente di pollame ed uova“,
ribadendo tuttavia che resta invariato il consiglio da lungo
tempo valido per la sicurezza alimentare, secondo il quale i
prodotti avicoli devono essere “adeguatamente cucinati per
proteggere i consumatori dalla possibile presenza di salmonella
ed altri organismi“.
Ma le precisazioni dell`Agenzia non sono bastate a frenare le
polemiche. La prima reazione è stata quella del ministro della
Salute, Francesco Storace, che questa mattina ha inviato al
direttore Efsa Geoffrey Podger, e per conoscenza al commissario
europeo alla Sanità e alla Sicurezza del consumatore Kyprianou,
una lettera di protesta per i messaggi sul “presunto“ parere.
Nel documento il ministro spiega di ritenere “doveroso un
messaggio pubblico di scuse per l`immotivato allarme ingenerato
nei consumatori, per il danno provocato ai produttori e per
l`attacco alla credibilità di quelle istituzioni seriamente
impegnate in una minuziosa opera di controllo. Tra i compiti di
una direzione scientifica – si legge – non vie è quello di
minare il lavoro di tutela della salute che si sta compiendo“.
Indignata anche la reazione dell`Unione nazionale avicoltori
(Una), per bocca del presidente Aldo Muraro: “Il governo
italiano deve esigere immediatamente le dimissioni del direttore
scientifico dell`Agenzia Herman Koeter. Siamo di fronte ad una
situazione intollerabile: Il compito dell`Efsa è di informare
correttamente i consumatori sulla sicurezza alimentare e sugli
eventuali rischi legati a cibi e bevande. Le raccomandazioni e
la parziale smentita da parte dall`ufficio stampa dell`Efsa – ha
sottolineato Muraro – creano invece incertezza e aumentano la
psicosi verso prodotti che non sono affatto dannosi per la
salute umana. La credibilità dell`Efsa viene messa in
discussione. Inoltre, l`allarmismo suscitato dall`Agenzia è
ingiustificato perché il consumo di prodotti avicoli italiani
é assolutamente sicuro“.
La parziale smentita dell`Efsa non ha convinto neppure le
associazioni dei consumatori. L`Aduc ha infatti chiesto le
dimissioni del presidente dell`organizzazione, mentre Codacons,
Adusbef, Federconsumatori e Adoc hanno sottolineato l`esigenza
di risposte “chiare e corenti“. Per i consumatori, è il
richiamo delle associazioni, è di “primaria importanza che vi
sia un`univocità di pensiero da parte della Comunità
scientifica su ciò che va fatto ed evitato in tema di sicurezza
alimentare“. Ma, al contrario, “accade di ricevere
informazioni contrastanti – è la protesta dei consumatori –
anche a distanza di un giorno“.
(ANSA).
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