Autovelox sulla 106, disputa infinita
- fonte:
- Il Quotidiano del Sud
SIMERI CRICHI – Alza i toni e si schiera alla difesa degli automobilisti l’organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106″ in merito all’annosa questione relativa all’installazione dell’autovelox al chilometro 194+ della statale ionica che attraversa il territorio comunale di Simeri Crichi. A stuzzicare l’interesse dell’organizzazione una sentenza che accoglie il ricorso presentato da uno degli innumerevoli automobilisti vittime del sistema di limitazione della velocità e condanna l’ente comunale al risarcimento del cittadino. Nello specifico, il legale rappresentante dell’automobilista avrebbe portato alla luce come nel decreto prefettizio con cui si autorizzava l’installazione dell’autovelox in questione, l’atto dell’autorità si limitava a predisporre la presenza dell’apparecchio sul solo lato sinistro della carreggiata. Da qui l’illegittimità richiamata dall’avvocato ed accolta dal giudice «stante il decreto del prefetto di Catanzaro il quale autorizza esclusivamente il posizionamento sulla sinistra della carreggiata e quindi deve presumersi che solamente le auto circolanti in detta corsia di marcia possano essere sottoposte all’accertamento della velocità». La multa è stata così annullata ed il Comune di Simeri Crichi condannato al pagamento delle spese e delle competenze di lite. Un fatto giudicato «gravissimo» da “Basta Vittime” che potrebbe altresì rappresentare un’importante precedente capace di fare giurisprudenza e portare migliaia di contravventori ad avanzare ricorso per le medesime circostanze. L’associazione ha dunque comunicando come, nei prossimi giorni, sarà avanzata un’istanza dai propri partner legali, con l’intento di entrare in possesso di una copia della richiamata sentenza, al fine di avviare un ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo intraprendendo «un’azione legale di rilievo internazionale al fine di ottenere una condanna esemplare che possa divenire da monito a quelle Amministrazioni Comunali che pur di fare cassa utilizzano in modo inopportuno il tema della sicurezza stradale». Un’azione necessaria per “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106″, volta a «tutelare i diritti dei cittadini calabresi da sempre costretti – scrive l’organizzazione viaggiare su una strada che versa in condizioni pietose e, come se non bastasse, vessati da quanti, in nome di una finta e sbandierata “sicurezza stradale”, si arricchiscono con azioni dubbie o, come in questo caso, illegittime». In virtù di quanto affermato, per l’organizzazione che da anni si occupa di prevenzione ed interventi volti a limitare incidenti e vittime sulla rinominata “strada della morte”, appare difatti stucchevole come «molti Sindaci e diversi Comuni invece di denunciare l’Anas per lo stato comatoso e vergognoso in cui versa la strada Statale 106, pensino, invece, a far cassa sulle spalle dei cittadini». Si infittisce così la disputa dell’autovelox di Simeri Crichi, iniziata negli scorsi mesi quando furono accertare le circa 9.628 sanzioni che l’apparecchio aveva emesso nel solo mese di dicembre 2019. Sulla questione, numerose le iniziative intraprese dai cittadini, una delle tante promossa dal Codacons attraverso una petizione che invitata le istituzioni competenti alla rimozione del dispositivo o, quantomeno, spostare lo stesso nel rettilineo contiguo, zona ritenuta dall’associazione molto più pericolosa visto il gran numero di sinistri verificatisi nel medesimo tratto. Intanto, non si è fatta attendere la risposta dalla Casa Comunale, con il primo cittadino Pietro Mancuso che ha già annunciato come la sentenza sia stata appellata. Il sindaco di Simeri Crichi, ha difatti rilevato come la sentenza della Corte di Cassazione richiamata dal GdP di Catanzaro riguarda un caso verificatosi nel comune Macchia D’Isernia che, nella fattispecie, ha violato il progetto Anas assentito dal Prefetto ed invece di installare due rilevatori, uno per corsia, ne ha installato uno solo bidirezionale. contrario, il progetto invece accordato dal Prefetto per l’installazione dell’autovelox di Simeri Crichi, secondo quanto spiegato da Mancuso, riguarderebbe un solo rilevatore bidirezionale, posizionato, per l’appunto su di un solo lato, così come è possibile constatare. «Ne discende – afferma il sindaco – che i due casi non sono affatto analoghi», auspicando che il coordinatore dell’ufficio del GdP di Catanzaro «intraprenda i dovuti provvedimenti sulla questione attraverso un’uniformità di giudizio ed acclari una volta per tutte quanto emerge dall’incartamento relativo all’istruttoria dell’installazione dell’autovelox a Simeri Crichi».
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