11 Marzo 2010

Automobilisti intrappolati per ore sotto la neve. Dossier del Prefetto in Procura

DA ILTEMPO.COM

Sul viadotto di Pietrasecca ci sono centinaia di auto, camion e pullman fermi in piena bufera di neve». È il racconto di Gaetano De Luca, ricercatore dell’Ingv, partito da Roma martedì pomeriggio e rimasto prigioniero del caos. Su A24 e A25 il problema maggiore è stato causato dai tanti pullman bloccati. Sette ore di odissea fra neve e vento, per un mezzo dell’Arpa della linea Roma-L’Aquila arrivato alla fermata del Motel Amiternum, scortato da spazzaneve, solo alle 23.30. E agli altri non è andata meglio con bus giunti a L’Aquila anche dopo le 2: il viaggio è durato nove ore per i passeggeri della corsa delle 18.45, giunta alle 3. «È una cosa incredibile – ha commentato un passeggero – mentre ci fanno pagare il pedaggio per autostrada di montagna, bastano 10 centimetri di neve per la paralisi del traffico. Ho visto gente – ha testimoniato – che spargeva il sale a mano». Fra i bus bloccati, peraltro, anche quello del FrosinoneCalcio. La squadra di Moriero doveva andare in ritiro a Montesilvano ma tomenta e caos hanno bloccato il bus prima di Tagliacozzo. L’unico aiuto ad automobilisti, passeggeri e alle centinia di persone intrappolate da neve e inefficenza è arrivato dalla Croce Rossa che con 6 mezzi e 21 volontari, provenienti dall’Interporto di Avezzano e dai Comitati di Avezzano e Carsoli, hanno soccorso tantissime persone, distribuito mille coperte e aiutato anche una donna incinta all’ottavo mese di gravidanza. L’emergenza si è conclusa alle 3 della notte quando il traffico, grazie al lavoro degli agenti della Polizia Stradale, è tornato lentamente alla normalità. Caos, inefficenza, pericolo per le persone, tutti aspetti che non sono sfuggiti al Prefetto di L’Aquila, Franco Gabrielli, che ha annunciato l’invio di una informativa alla Procura: «In relazione all’emergenza originatasi, legata ad alcuni blocchi della circolazione nel tratto autostradale A24 e ai fortissimi rallentamenti, situazione che ha creato disagi notevoli agli utenti – si legge in una nota -, preso atto delle relazioni a lui pervenute, il Prefetto stigmatizza il comportamento della direzione della Strada dei Parchi e non può non rilevare come le comunicazioni da essa pervenute agli utenti e al Comitato operativo viabilità, riunito presso la Prefettura dell’Aquila-Sge, siano state assolutamente insufficienti, superficiali, contraddittorie e non tempestive. Dopo aver valutato le relazioni finali sull’intera vicenda che il Prefetto ha richiesto ai soggetti interessati, verrà trasmessa opportuna informativa alla Procura della Repubblica per i profili di competenza». All’iniziativa del Prefetto plaude il presidente regionale della Cna, Giuseppe Catena, che annuncia iniziative legali a tutela degli operatori del settore, dopo che decine e decine di camionisti sono rimasti bloccati sull’autostrada. Sui fatti, poi, indagherà anche l’Ispettorato di vigilanza sulle concessioni autostradali dell’Anas, che ha aperto una verifica e ascoltato Strada dei Parchi per esaminare l’accaduto. Esposti saranno presentati da singoli cittadini ma anche dal Codacons, che chiede di «verificare le responsabilità dell’accaduto. È un paradosso – ha detto il presidente del Codacons Rienzi -: le tariffe dell’A24 sono le più elevate rispetto agli altri percorsi autostradali proprio perché è un’autostrada di montagna. Si presuppone dunque che in caso di neve siano adottate misure per evitare blocchi della circolazione». Durissimo il consigliere regionale del Pdl Riccardo Chiavaroli: «Sono tra i pochi fortunati che sono riusciti a percorrere l’autostrada tra L’Aquila e Teramo pur con notevoli rischi e disagi. Sono testimone – ha detto – dell’assoluta incapacità e persino del comportamento di vero e proprio attentato all’incolumità pubblica derivato dalla totale inadeguatezza dei vertici chiamati a gestire l’emergenza neve di ieri sule autostrade A24 e A25». Chiavaroli reputa necessario valutare la revoca della concessione ai gestori attuali per manifesta incapacità. La Società Strada dei Parchi, messa sott’accusa, chiede scusa ma contrattacca. La concessionaria, infatti, afferma di aver predisposto il piano neve e attivato tutti i mezzi e proceduto alle uscite obbligatorie in tutti i sensi di marcia. Le chiusure, secondo la società, sono state «generate da blocchi dei mezzi pesanti in presenza di una forte nevicata che ha reso critica la visibilità rallentando progressivamente il transito di questi mezzi fino al completo fermo degli stessi che successivamente, a seguito dell’affievolirsi della nevicata, non sono più riusciti a riprendere la marcia per sopraggiunti problemi meccanici».

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