12 Settembre 2020

Automobilista denuncia: «Tartassata dall’ autovelox»

multata sette volte mentre andava al lavoro il codacons conferma: «boom di sanzioni, non è ben segnalato»
CASEI GEROLA Sette multe di fila e i punti della patente ormai dimezzati: automobilista «tartassata» dall’ autovelox di Casei Gerola, l’ impianto fisso posizionato lungo la Provinciale 206 per chi da Voghera va in direzione di Casei.«Non si vede»A denunciare l’ accaduto è una cittadina che percorre quotidianamente quel tratto di strada e che ha deciso di rivolgersi al Codacons di Pavia, perché ritiene eccessivo lo zelo dell’ impianto posizionato dalla Provincia. «Faccio quel tratto di strada ogni giorno, soprattutto al mattino prima dell’ alba. Il cartello segnalatore dell’ autovelox non si vede e la telecamera è nascosta dietro un cartello. Per ora ho ricevuto sette multe di fila e i miei punti sono stati praticamente dimezzati. Ma temo che ne arriveranno altre» ha raccontato l’ automobilista all’ associazione per la difesa dei consumatori. Un conteggio che rischia di avere un computo finale salato: se si supera il limite (fissato a 90 chilometri all’ ora) di più di 10 km/h e meno di 40 km/h, viaggiando ad esempio a poco più di 100 all’ ora, la cifra da sborsare per una singola multa supera i 200 euro (se non si conta la riduzione del 30% se si paga entro 5 giorni). Non è la prima volta che il velox fisso di Casei attivato nell’ ottobre del 2019 finisce sotto ai riflettori. Lo scorso anno un ampio fronte di protesta sollevò il problema del limite di velocità troppo basso. In un primo tempo, infatti, la velocità massima consentita nel tratto controllato dall’ occhio elettronico era di soli 70 chilometri orari.All’ inizio del 2020 la Provincia, sulla scorta di dati confortanti che sancivano il raggiungimento dell’ atteso effetto deterrente, ha deciso di portare la velocità massima consentita a 90 chilometri all’ ora. Ma molti utenti della strada continuano a mal digerire l’ impianto, che si trova lungo un nastro d’ asfalto praticamente tutto rettilineo di circa 2,5 chilometri, con due corsie per ogni senso di marcia. Insomma, c’ è chi pensa che sia troppo facile non accorgersi di superare il limite imposto, vista la scorrevolezza di quel tratto di strada. Il Codacons si dice pronto a portare avanti la battaglia contro l’ impianto di Casei: «Dopo il sacrosanto innalzamento del limite di velocità, le multe continuano a essere recapitate ad automobilisti del tutto ignari del divieto presente in zona. Si tratta di un numero di sanzioni impressionante. E’ opportuno valutare attentamente caso per caso le sanzioni per individuare profili di illegittimità che possano portare all’ annullamento della sanzione. Invitiamo i cittadini a inviarci segnalazioni e fotografie della zona “incriminata”. Per segnalazioni e richieste di assistenza giudiziale e stragiudiziale è possibile contattare il Codacons ». –Alessio Alfretti.

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