= Autobrennero: dalla paralisi lungo l’arteria alla polemica politica (2)
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fonte:
- AGI
(AGI) – Bolzano, 3 feb. – Nella serata di venerdi’ la coda tra Bressanone e Vipiteno era arrivata a 12 chilometri. Come precisa la Provincia autonoma di Bolzano “le prime segnalazioni di blocchi del traffico sono arrivate al centro situazioni alle 7,15 a cui e’ prontamente seguita l’attivazione della colonna di sussistenza della Croce Bianca mentre le segnalazioni di emergenza sanitaria sono giunte a partire dalle 8,45”.
Sono stati realizzati, da parte dei volontari della Croce Bianca e dei vigili del fuoco volontari di Varna, Bressanone, Chiusa, Vipiteno, Colle Isarco, Sciaves e Millan, interventi di assistenza ai viaggiatori che sono stati resi particolarmente difficoltosi dal completo ingombro della carreggiata da parte dei tir bloccati. Alcune persone sono state trasferite in strutture di prima accoglienza allestite a Varna.
Su quanto accaduto sull’Autobrennero il Codacons domani presentera’ un esposto alla Procura della Repubblica di Bolzano chiedendo alla magistratura di aprire una indagine per “interruzione di pubblico servizio e blocco stradale, verificando se il gestore autostradale e gli enti locali abbiano adottato le misure necessarie per evitare la grave situazione determinatasi”. Inoltre, il Codacons chiede “alla Procura di Bolzano di identificare e indagare tutti i conducenti di tir e auto entrati in autostrada senza il necessario equipaggiamento e che con il loro comportamento hanno di fatto prodotto blocchi stradali a danno della collettivita’”.
Interessata dall’emergenza anche la rete ferroviaria. Sulle linee Bolzano-Fortezza-Brennero e diramazione Val Pusteria sono stati garantiti il maggior numero di collegamenti ma inevitabile e’ stato cancellare alcuni treni o costringere altri e forti ritardi. Sulla direttrice del Brennero, per quanto concerne i convogli merci, e verso la citta’ austriaci di Lienz per il transito regionale, il transito e’ stato sospeso.
Nei due giorni di pieno caos sono stati attivati 134 corpi di vigili del fuoco volontari con una presenza totale di 1600 soccorritori, 23 pattuglie della Polizia di Stato con 70 agenti e 20 pattuglie di Carabinieri. La Croce Bianca, con la sua colonna di sussistenza ha impegnato 25 mezzi fra cui 2 ambulanze, 55 soccorritori e quattro sanitari e distribuito 4500 panini, oltre a bevande calde e 200 coperte.
Restano chiusi per pericolo valanghe diversi passi dolomitici, Giovo, Gardena, Sella, Pordoi, Valparola e Falzarego, e diverse strade sia statali (Ss51 Alemagna tra Dobbiaco e Cimabanche; Ss508 Val Sarentino dopo Riobianco) che provinciali. Il passo della Mendola da oggi pomeriggio e’ nuovamente raggiungibile sia dal versante altoatesino che trentino ma la funicolare da Caldaro resta fuori servizio. (AGI) Bz1/Mot
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