4 Maggio 2010

Auto blu, immunità per legge agli autisti dei politici

ROMA. «Ma che casta e casta! Vogliamo solo evitare che a pagare sia il solito povero cristo». E’ questa la spiegazione del senatore del Pdl Cosimo Gallo all’ emendamento approvato in commissione al Senato sulle auto blu, che potrebbe introdurre per gli autisti una patente professionale da cui non vengono sottratti i punti. «Spesso è il politico a chiedere all’ autista di accelerare, magari perchè l’ aereo è arrivato in ritardo e c’ è un appuntamento importante», dice Gallo, che ha firmato l’ emendamento, in un’ intervista al Corriere della Sera. «Non è giusto che la fretta del datore di lavoro ricada sull’ autista». Con l’ emendamento, precisa, si eviterebbe solo la sottrazione di punti, ma «la multa resta. E poi se la strada è libera devono andare come tutti gli altri». Ma la giustificazione di Gallo non sembra aver convinto molti. «E’ un emendamento che non sta nè in cielo e nè in terra, dal momento che le regole del codice della strada vanno applicate a tutti, indipendentemente da chi, politico o no, è in macchina in quel momento insieme all’ autista. Chi l’ ha concepito e sostenuto, evidentemente, ha un’ idea del potere pacchiana», si riscalda Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria nazionale del PdCI. E il Codacons sembra essere sostanzialmente del medesimo avviso «E’ una palese difesa di casta dei politici che pretendono di poter impunemente correre da una riunione all’ altra senza far rispettare il Codice della strada a chi li accompagna», dice il presidente del Codacons, Marco Donzelli Il Codacons annuncia fin d’ ora battaglia qualora il provvedimento fosse approvato. E’ «un altro tassello al meccanismo dei privilegi della strada» e non contribuirà ad avere maggiore sicurezza, rincara la dose il presidente dell’ Asaps (l’ Associazione sostenitori amici polizia stradale) Giordano Biserni: «Questa riforma del codice della strada sta diventando sempre più sorprendente. Dalla tolleranza zero si sta passando alla tolleranza 100, anzi 150 visto che si vuole assurdamente elevare anche il limite di velocità». Contrarietà, infine, anche dal Pd: «Sull’ emendamento che istituisce una patente speciale per chi guida le auto blu il PD si è battuto in Commissione, ed ha votato contro. Ma siamo riusciti solo ad ottenere che la norma sia soggetta ad un preciso regolamento del Ministro dei Trasporti», sostiene il capogruppo del Pd in Commissione Lavori Pubblici del Senato, Marco Filippi. «La norma proposta dal Pdl – prosegue – non è vero che tutela il lavoratore, è anzi un ulteriore incentivo per chi viaggia sulle auto blu a chiedere all’ autista di violare il codice della strada. Già ora esistono delle norme per tutelare chi guida».
 

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