26 Giugno 2010

Auto blu, Brunetta ne ha contate ben 90.000!

Ciascuna vettura ogni anno costa allo Stato dai duemila agli ottomila euro

ROMA
Il parco auto della pubblica amministrazione è composto da 90 mila vetture, ma quelle blu sono 30 mila: 10 mila sono le auto "blu blu" in dotazione di politici, come il Capo dello Stato, il premier, i ministri o i sindaci; 20 mila le "blu" dei cosiddetti "alti papaveri dello Stato"; le restanti 60 mila sono "grigie", a disposizione degli uffici per uso di servizio e senza autista. È la fotografia che emerge dal monitoraggio condotto per la prima volta sul fenomeno dal ministero della Pubblica amministrazione, attraverso il Formez. Obiettivo: fare chiarezza e trasparenza. Quindi, colpire gli abusi, intervenendo in modo selettivo e mirato. «Einaudianamente sono abituato prima a conoscere e poi a deliberare», ha detto il titolare di palazzo Vidoni, Renato Brunetta, illustrando, in una conferenza stampa, questi primi risultati.
Qualche idea, tuttavia, su dove colpire, il ministro deve già averla. «Penso ci sia stato un abuso dei lampeggianti che tanto disturbano la popolazione: sto cercando di fare chiarezza», ha osservato, aggiungendo: «Per non parlare delle palette», utilizzate per farsi largo nel traffico, suscitando il più delle volte il forte disappunto dei normali cittadini bloccati negli ingorghi. Per il ministro, i lampeggianti potrebbero essere limitati alle "blu blu". Ma Brunetta ha lanciato anche l’«allarme carburante»: «È la spesa più pesante – ha detto – sulla quale probabilmente sarà bene fare un’opera di razionalizzazione». Non risulta particolarmente eccessiva, invece, quella per il parco auto, perché le vetture o sono obsolete o a noleggio o in leasing.
Si stima che il costo medio annuo per i consumi per singola vettura sia di 3.300 euro: comprendono la spesa per il carburante e per il bollo, ma non quella del personale, del noleggio, dell’acquisto e della manutenzione. Nel 2009 il costo è stato di 8 mila euro per le "blu blu", di 3 mila per le "blu", fino ai 2 mila per le "grigie". E ancora: la spesa complessiva sostenuta lo scorso anno dalle amministrazioni che hanno risposto al monitoraggio, sfiora gli 88 milioni. Il personale impegnato (non solo autisti, ma anche addetti alla manutenzione o al parco auto) è di 40 mila unità (con un rapporto di 1,4 unità per ogni auto).
La rilevazione, avviata a metà maggio, è ancora in corso, ed è stata realizzata attraverso l’invio di un questionario a 9.199 amministrazioni. A oggi hanno risposto circa 2.404 enti, il 26% del totale, che rappresentano il 41,5% dei dipendenti delle amministrazioni interessate. Numeri «reali», ha detto ancora Brunetta, contestando, invece, le «leggende metropolitane» sulle auto blu, spesso «propagandate senza una statistica metodologica». Il riferimento è anche ai dati, diffusi di recente dall’associazione contribuenti italiani, secondo cui si sarebbe raggiunto il record di oltre 620 mila unità. Alla richiesta di conoscere la metodologia usata, ha affermato il ministro, ancora non ho ricevuto risposta.
Brunetta ha annunciato che andrà avanti finché il quadro non sarà completo. Saranno fatti, anche in questo caso, gli elenchi dei "buoni" e dei "cattivi". Le amministrazioni dovranno pubblicare sui rispettivi siti i dati i quali, comunque, compariranno su quello del ministero della Pubblica amministrazione. E i dirigenti inadempienti a cosa andranno incontro? «Oltre alla stigmatizzazione dell’opinione pubblica – ha risposto – a sanzioni economiche pecuniarie», così come prevede la riforma che porta il suo nome, quando sarà il momento di valutare i loro risultati. «Mi sembra – ha commentato – un buon deterrente».
Non appena diffusi i dati, il Codacons è partito all’attacco, annunciando un esposto alla Corte Conti sul numero «spropositato» di auto blu.

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