Aumentare le sigarette? No, Umberto
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MATTEO PANDINI ME «LaLegaèunita».NellasuaVarese, davanti ai militanti in adorazione, Roberto Maroni non attaccai rivali interni del "cerchiomagico", ovvero il gruppo vicino allamoglie di Umberto Bossi. Preferisce spedire messaggi di pace per scacciare il sospetto di voler attentare alla leadership delSenatur. E scocca frecciate velenose agli alleati. «La Lega è una sola» ripete più volte ai fedelissimi, in una chiacchierata di venti minuti senza giornalisti tra i piedi. «Noi non abbiano niente da temere», perché casi come quelli di«Papa e Penati», tanto per faredue nomi, per il titolare del Viminale nonpossono verificarsi nel Carroccio. Infatti, dopo aver spedito in cella il deputato azzurro, Maroni fa capire di voler fare lo stesso perMarco Milanese, l’ ex collaboratore di Giulio Tremonti sul cui arresto l’ Aula deciderà a settembre. «Sono problemi che sapete e che leggete suigiornali in questi giorni…». LE LAMENTELE Più d’ un militante lo avvicina, critica il Pdl, giurache laLegaperde voti per l’ abbraccio col Cavaliere. Bobo tace. Maquando vedeun cartello con scritto: "Gli alleati sono comeilpesce, dopo tre giorni puzza", non si trattiene: «Tre giorni sono un po’ pochi,tre anni forse sarebbero untempo giusto.Qui ormai sono tredici anni…». Lasciala frase in sospeso, ma i leghisti stretti nella sede lumbard esplodono inun applauso liberatorio. Poi, sugliscontri interni che toccano anche Varese: «E’ importante arrivare con un nuovo direttivo e un candidato unico», visto che il congresso provinciale saràcelebrato entro lafine dell’ anno.Il segretario uscente, Stefano Candiani, è un maroniano docinviso al cerchio magico. Si sta lavorando aun accordoperevitarespargimentidi sangue e trovare un nome condiviso. Decisivi, tra gli altri, i pareri del capogruppo allaCameraMarco Reguzzoni (exsegretario provinciale, è in rapporti gelidi col ministro dell’ Interno) e del parlamentareFabio Rizzi. Se ne parleràasettembre. Fuori dalla sede, davanti ai giornalisti, Maroni evitapolemiche colPdlmacontinuaasottolineare l’ unità delCarroccio. Anchesui ministeri alNord,chesecondoalcuni nonlo entusiasmano aprendo qualchecrepa tra lui e Roberto Calderoli. «E’ unadecisioneche ha presola Lega eche è condivisa, ne abbiamo discusso inConsiglio federale; non ci sono problemi particolari dal nostro punto di vista» osserva il ministro dell’ Interno. Nessun cenno alle grane giudiziarie che coinvolgono l’ assessore lombardo Monica Rizzi, accusata di fabbricare dossier persbarazzarsideirivali interni vorrebbero allontanare definitivamente. Chi ha rischiato di essere espulso, invece, è Mario Borghezio. Colpevole di averapprezzato le idee anti-islam del killer di Oslo.L’ europarlamentare è stato sospeso per tre mesi. «Questa volIl Fatto – 27 luglio -Marco Travaglio (rivolto al Pd): «In base a quale codice etico, due anni fa, avete mandato al Senato Alberto Tedesco, il vostro assessore alla Sanità nella giunta Vendola che si era appena dimesso perché indagato per corruzione? Senza quel gesto, epico più che etico, Tedesco sarebbe agli arresti». LaRepubblica – 28 luglio -Maurizio Sacconi (il ministro che tiene i raporti con i sindacati sullarichiesta della discontinuità): «Un documento doroteo nel senso di acqua fresca». L’ iniziativa dell’ ex guardasigilli è partita dal sito internet del Popolo della Libertà con una lettera aperta agli elettori del proprio partito. Nellaletterainnanzitutto si invitano tutti a partecipare allacostruzione delpartito: «Il primo passo perorganizzare il Pdl consiste nel dotarlo diregole. Poiché misono impegnato lo scorso primo lugli o a costruire un ta ha un po’ esagerato» conferma Maroni. PARLA ILSENATUR E in serata a Salsomaggiore Bossi è tornato su concettialui dasempre cari: dalle quotelatte, «questasettimana risolviamo il problema», ai ministeri al Nord, «a Monzaabbiamo trasferito i primiministeri, aRomaè tutto un pò marcio. Se a Bologna o in Emilia ci fosse il ministerodell’ agricoltura forse andrebbemeglio», fino alla promessa di portare la finale di Miss Padania a Salsomaggiore come compensazione dellaperditadiMiss Italia. Anzi. Le due ultime stoccate ilSenatur le ha tirate al ticket sanitario previsto nella manovra, «non va bene,perchè tocca la vita delle persone, forse è meglio aumentare il costo del tabacco», e alla legge sull’ omofobia, «meno male chenon è passata l’ aggravante dell’ omofobia, tutti sperano di avere figli che stanno dallaparte giusta, questo èunaugurio chefacciamo atutti ». partito aperto, d’ accordo con il presidente Berlusconi abbiamo deciso di coinvolgere dasubito anche i nostri sostenitori». Alfano quindi ha spinto gli elettori a partecipare attivamente aprendo un forum sul sito del Pdl: «Da lunedì 1 agosto fino a giovedì 15 settembre, tutti coloro che lo vorranno potranno mandare il loro suggerimento per quanto riguarda modalità di iscrizione, di partecipazione al voto, di celebrazione dell’ election daydel Pdl e deicongressiprovinciali, lasciando il loro messaggio». In questaprima letterada segretario del Pdl, Alfano dettaanche lalineadel suo partito, sottolinean do i valori fondamentali o sul polmone ( … ) mandare al diavolo. Vero tutto questo edè vero anche un sacco di altra roba. Però, onorevole Bossi, prenderselacon noialtri poveri cristi di fumatori no. «No ai ticket, meglio aumentare il prezzo del tabacco». E no. No per tre motivi. Il primo è pratico. Perché il tabacco è giàaumentato abbastanza: tanto per restare all’ attualità, nelle ultime settimane le sigarette sono salite in blocco di dieci centesimi, efarsi una fumata ormai è diventato un lusso. Il secondo è filosofico: se la tassa sullasalute ripugna, amaggiorragione dovrebbe farlo quella sull’ autodistruzione. Il terzo, e qui sta il cuore della faccenda, è politico. Perché se a sostegno dell’ idea di aumentare la tassa sul tabacco – la maggioranza restando in assordante ed eloquente silenzio -parlano soltanto il Codacons ed il Partito democratico (nella personadel senatore Ignazio Marino, il cuiessere medico è unalibisolo fino aduncerto punto), allorasignificache daqualche parte si sta sbagliando. Senza contare che il tabacco è forse l’ unica cosa che si era riusciti a tenere al riparo dalle voraci fauci della manovra: intervenirci adesso suonerebbe come una beffa. Daultimo, c’ è un altro aspetto dellaproposta che stride. Ovvero che essa non viene da un salutista di ferro o da un crociato anti-vizi. No, viene da un uomo che hafatto delsigaro Garibaldi sempre in bocca un marchio di fabbricasecondo giusto al fazzolettone verde. E allora, Umberto, non mandare in fumo le nostre speranze. Mettiti una man o sul polmone e ripensaci. Lettera aperta agli elettori Valori e nuove regole: Alfano prepara la caccia per il 2013 quali «dignità della persona, rispetto della vita, famiglia, difesa e promozione della libertà, attenzione verso ipiù deboli, principio di sussidiarietàche significa riconoscere evalorizzare le forze vitali della società e farfare allo Stato unicamente i compitiche servono apromuovere il bene comune». E proprio sulcosiddetto bene comune hacalcato lamano contrapponendolo allapoliticacome «meragestione del potere». Entusiasmo ed elogisono arrivatidatutto il partito. Ilministro del Turismo, Michela Brambilla, ha invitato ad aderire all’ ini ziativa perchécon Alfano«il partito saràancoradipiù a servizio degli italiani». delCarroccio. Molti, però, la ■■■ Un partito aperto a tutti glielettori sfruttando la tecnologia. E’ questala ricetta del neosegretario del Pdl Angelino Alfano per «costruire insieme la vittoria nel 2013». MARCO GORRA Neltondo UmbertoBossimentre fumaunsigaro. Nellafotosopra il ministro degli Interni Roberto Maroni: ieri a Varese s’ è presentato inmotorinoperpoiribadire l’ unità nella Lega (Ansa, LalDresse)
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