Aumenta la pressione fiscale: nel 2014 ha raggiunto quota 43,5%
Roma, 2 aprile 2015 – Sale la pressione fiscale nel 2014, raggiungendo quota 43,5% con un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto all`anno precedente. Lo comunica l’ Istat. Nel quarto trimestre 2014 la pressione fiscale è stata pari al 50,3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2013 (50,2%). Dati che preoccupanto molti, fra i primi la Uil. “L’ attuale livello di pressione fiscale e’ incompatibile con una ripresa stabile e duratura della nostra economia”, ha detto il segretario del sindacato, Domenico Proietti, secondo cui “i dati Istat certificano una realta’ stranota, ripetutamente denunciata dalla Uil”. “Il Governo – sostiene Proietti – deve riprendere con coraggio e determinazione la linea iniziata con il bonus degli 80 euro tagliando significativamente le tasse a cominciare dai pensionati e gli incapienti. Bisogna ridurre le tasse anche negli Enti locali dove si sono toccate vette vertiginose. Questo livello di pressione fiscale – conclude – disincentiva i consumi e deprime la domanda interna e costituisce il vero ostacolo alla crescita”. Anche la reazione del Codacons non si è fatta attendere: ” L’ Italia è il paese europeo dove le tasse crescono più velocemente a fronte di servizi in costante diminuzione”, ha affermato l’ associazione consumatori parlando di ” pressione fiscale abnorme”. E arrivano i primi commenti dal mondo della politica. “E’ un quadro allarmante – ha detto il vicesegretario Udc Antonio De Poli – Il reddito disponibile delle famiglie continua a scendere, mentre la pressione fiscale aumenta progressivamente. Renzi batta un colpo “. “Colpa dei gufi?”, ha ironizzato invece il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti sul suo profilo twitter.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
-
Tags: Istat, pressione fiscale, tasse