LECCE – Strisce pedonali irregolari e pericolose: il comune di Lecce becca una pesante diffida da parte del Codacons locale (associazione di difesa degli interessi e dei diritti degli utenti e consumatori), che, a seguito di alcuni rilievi eseguiti, stimolati anche dai recenti sinistri che hanno visto coinvolti alcuni pedoni all’atto dell’attraversamento della carreggiata sulle strisce pedonali, ha riscontrato, in molti casi, delle situazioni non conformi.

È emerso, infatti, che, laddove sul territorio urbano leccese vi sia compresenza del segnale di “stop” o di strisce pedonali, questi ultimi risultino posti in evidente violazione di diversi articoli del codice della strada: difatti non viene mai, salvo rare eccezioni, rispettato il necessario intervallo di 5 metri fra la linea di arresto in corrispondenza del segnale di “stop” e l’attraversamento pedonale ed in ogni caso, anche laddove quella distanza sussiste, non sono presenti i prescritti sistemi di protezione per i pedoni.

Il Codacons, attraverso il responsabile dell’osservatorio sulla città, l’avvocato Massimo Todisco, ha quindi diffidato, ai sensi del codice del consumo, il comune di Lecce invitandolo a regolarizzare, avviando le dovute procedure entro quindici giorni, le strisce pedonali non a norma. 28 gli incroci finiti sotto osservazione e nei quali sono state riscontrare le irregolarità.

Nel testo della diffida, si legge esplicitamente la richiesta di “regolarizzazione degli attraversamenti pedonali posti in corrispondenza dei segnali ‘fermarsi e dare precedenza’ da effettuarsi con le seguenti modalità: ampliamento della zona di rispetto, fino alla corrispondenza di almeno metri 5 dall’attraversamento pedonale sino alla linea di arresto; realizzazione dei sistemi di protezione ed incanalamento pedonale in corrispondenza dei relativi attraversamenti”.

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