Atterraggio senza carrello, il pilota salva tutti

ROMA – Un Airbus A320 della Wizz Air (una compagnia low cost ungaro-polacca) che scende sulla pista numero 3 dell’ aeroporto di Fiumicino con il solo carrello di destra fuori. A bordo, scene di terrore tra i 165 passeggeri, raggomitolati su se stessi nella posizione di un atterraggio di emergenza, le cinture ben strette, rassegnati al peggio. Ai comandi, c’ è un pilota italiano, Gianluca Rabitti Martini, con 12 mila ore di volo alle spalle tra Aeronautica militare e compagnie aree. L’ aeroplano tocca dolcemente l’ asfalto, prosegue per qualche centinaio di metri, si inclina bruscamente sulla sinistra, sollevando un turbine di scintille, sbanda, si mette di traverso e, finalmente, si ferma. Mentre i passeggeri scendono dagli scivoli gonfiabili, i vigili del fuoco iniziano a rovesciare getti di schiuma sulla lamiera incandescente per evitare il rischio di incendio. Poi è il momento delle volanti della polizia e delle ambulanze ma sono solo precauzioni. Tre viaggiatori, tra cui una donna incinta, verranno accompagnati all’ ospedale in stato di shock ma ne usciranno dopo qualche ora. Poteva essere una catastrofe, il secondo incidente aereo al Leonardo da Vinci nel giro di quattro mesi. Il 2 febbraio scorso, un volo della Carpatair con livrea Alitaliafinì fuori pista e due persone rimasero ferite. Anche stavolta, l’ emergenza si chiude con un sospiro di sollievo collettivo, molte domande senza risposta e una giornata di disagi a catena. La pista numero 3, la più lunga dello scalo internazionale che corre in parallelo all’ autostrada Roma-Civitavecchia, è tornata operativa solo verso le 18, dieci ore dopo, mal’ effetto domino si è propagato in tutto il mondo: tre, quattro ore di ritardo su moltissimi voli e diverse partenze per Fiumicino cancellate. Una giornata di paura e di tensione su cui stanno ora indagando la procura di Civitavecchia e l’ Enav. Il pm, Alessandra D’ Amore, ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo. E mentre il Codacons punta il dito sui voli low cost chiedendo più garanzie di sicurezza per chi vola a tariffe stracciate, la compagnia replica con un comunicato: «L’ Airbus ha 13 mesi di vita e l’ ultima revisione è stata effettuata da Lufthansa Technik a maggio 2013. Wizz Air e Airbus stanno collaborando con le autorità per investigare sulla mancata apertura del carrello». Lacrime e shock sui visi dei passeggeri appena scesi. Una donna è svenuta tra le braccia dei barellieri. «Abbiamo capito che qualcosa non andava, poi ci hanno spiegato che avremmo fatto un atterraggio d’ emergenza a Fiumicino» spiega in un italiano stentato Pietro, un giovane romeno con un bambino in braccio. «Al momento di toccare terra la velocità si è abbassata ma non ci sono stati scossoni molto forti e siamo subito scesi con gli scivoli». «Man mano che ci avvicinavamo alla pista la tensione cresceva» aggiunge una donna biondo platino dall’ aria distrutta «ci è sembrato di girare attorno alla morte, per fortuna è andato tutto bene». «Non ho ancora parlato con mio marito, non so neanche come sta», dice, al telefono del suo appartamento di Spoleto, la moglie del pilota «Fa questo lavoro da anni, ha una passione per il volo. Un eroe? Preferisco non parlarne». Il volo Wizz Air W631412, proveniente da Bucarest era diretto allo scalo “cadetto” di Ciampino ma, alle 7,23, il pilota ha lanciato l’ allarme vedendo la spia del carrello di sinistra e si è messo in contatto con la torre di controllo chiedendo di poter atterrare a Fiumicino. Nel giro di 10 minuti, Antonio Del Greco, dirigente della V zona della polizia di frontiera, ha mobilitato i soccorsi. A bordo, informazioni ridotte all’ essenziale per i passeggeri ma tutti hanno capito che stava succedendo qualcosa di molto grave e non si trattava di un piccolo inconveniente tecnico. Poi l’ atterraggio: il pilota è riuscito con uno sforzo enorme a tenere l’ aereo in assetto fino all’ ultimo momento. «Una manovra da manuale», dice il direttore dell’ Enac Vitaliano Turra. Passata la paura, è il momento delle domande.(ha collaborato flaminia savelli) © RIPRODUZIONE RISERVATA.

massimo lugli

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