20 Ottobre 2010

Atterraggio d’ emergenza a Elmas Attimi di paura su un volo Ryanair

Un’ avaria ai flap, un mancato avvicinamento, quasi un’ ora di attesa sul radiofaro di Capo Carbonara, i mezzi dei vigili del fuoco a bordo pista e la paura di 103 passeggeri. Atterraggio d’ emergenza ieri mattina a Elmas per un aereo della compagnia Ryanair. Per fortuna il comandante, al secondo tentativo, è riuscito a mettere il carrello sull’ asfalto e tutto si è risolto con un test per la macchina dei soccorsi e tanta paura. L’ ALLARME Sono le 8,15 quando il Boeing 737-800 della Ryanair proveniente da Bergamo è a poche miglia dalla testata della pista 32 (direzione Nord). Ha già lasciato il contatto radio con i militari di ed è seguito dai controllori della Torre di Elmas. L’ arrivo del volo FR04706 è previsto per le 8,30. Un orario che slitterà. I piloti quando l’ aereo è in corto finale (prossimo all’ atterraggio) notano che diminuendo la velocità perde troppa quota. Un’ anomalia che rischia di far finire fuori pista l’ aereo o di non farlo arrivare sul nastro d’ asfalto. Il comandante tenta l’ atterraggio, ma è troppo veloce, non ha altra scelta che dichiarare un mancato avvicinamento e riprendere quota. In caso di aborto la procedura sull’ aeroporto di Cagliari, prevede che il velivolo torni sul radiofaro di Capo Carbonara per affrontare nuovamente l’ atterraggio. Posizione che il Boeing raggiunge alle 8,27. Preoccupati dal mancato avvicinamento i controllori dell’ aeronautica militare di Decimomannu, che seguono sul radar le varie fasi del volo, chiedono spiegazioni al comandante: non hanno esitazioni e dopo aver consultato la Torre di Elmas dichiarano lo stato di emergenza. Al Boeing 737-800, con 103 passeggeri a bordo più l’ equipaggio, viene ordinato di stare in attesa sul Vor (radiofaro) di Carbonara. Non ci sono immediati pericoli per la sicurezza del volo, ma è necessario predisporre la macchina aeroportuale dei soccorsi. Alle 9,12 l’ aereo lascia il punto d’ attesa e inizia il nuovo avvicinamento verso Cagliari. Tutto questa volta sembra procedere per il verso giusto: i parametri sono a posto. Il pilota riesce a gestire la quota e la velocità. Alle 9,19 i controllori della torre di controllo di Elmas hanno in vista il volo FR04706 e lo autorizzano all’ atterraggio. La manovra si conclude dopo pochi minuti senza conseguenze per i passeggeri o l’ aereo. L’ ANOMALIA A causare il mancato avvicinamento sarebbe stata la mancata estensione dei flap, un meccanismo che aumenta la portanza (la forza perpendicolare al moto) dell’ ala a bassa velocità. Il pilota si è accorto dell’ inconveniente a poche decine di miglia dalla soglia pista, sul sentiero di planata (direzione nord). A quella distanza, a discesa ormai quasi conclusa, la velocità è in diminuzione e per non far perdere quota troppo rapidamente al velivolo entrano in gioco i flap che, modificando l’ angolo dell’ ala, aumentano la forza di sostentamento (classico esempio è la mano fuori dal finestrino dell’ auto in movimento: cambiando l’ inclinazione verso l’ alto tende a salire). LA MACCHINA DEI SOCCORSI Dopo la dichiarazione di emergenza da parte dei controllori di Decimo, i colleghi di Elmas predispongono l’ attivazione della macchina dei soccorsi. «I primi a intervenire sono stati i nostri uomini del distaccamento aeroportuale», spiega Salvatore Spanò, comandante provinciale dei Vigili del fuoco. «I 14 operatori, a bordo di 5 mezzi speciali, si sono posizionati in determinati punti della pista. Contemporaneamente – aggiunge Spanò – dal porto è salpata l’ imbarcazione con 6 sommozzatori e la motobarca pompa, mentre dalla sede di viale Marconi è partita un’ autobotte. Per fortuna, tutto si è risolto bene e una volta che la Torre ha dichiarato la fine dell’ emergenza uomini e mezzi sono tornati alle basi». Anche la Capitaneria di porto ha partecipato attivamente all’ emergenza. «In due minuti una motovedetta e un Boston Whaler erano nel canale di Santa Gilla per la ricerca e il soccorso di eventuali naufraghi», afferma il capo turno della sala operativa della Guardia costiera. PAURA RIMBORSATA «Sarebbe opportuno predisporre in tutti gli scali una squadra tecnica specializzata che, poco prima della partenza, effettui un check-up sugli aerei più anziani, su quelli delle compagnie minori, sui charter e sugli aerei low cost pronti al decollo», afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi. «In casi di atterraggi di emergenza deve essere previsto un risarcimento per la paura e lo stress». ANDREA ARTIZZU.
 

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