18 Maggio 2005

Attenti anche a magliette e saponi

Sono molti i pericoli dei giocattoli prodotti in Cina e importati illegalmente in Italia come nel resto d?Europa. Al di là dell?allarme Sars, lanciato due anni fa dal Codacons ai ministeri della Salute e delle Attività Produttive ma ridimensionato dall?associazione italiana fabbricanti di giocattoli Assogiocattoli, quello che appare più preoccupante è il fatto che a venire a contatto con materiali inadatti o giochi difettosi siano i più piccoli. Tocca allora ai genitori orientarsi a un acquisto consapevole, anche se non è facile districarsi in un mercato dove le contraffazioni sono quasi perfette e molti prodotti, anche se importati illegalmente, recano il marchio CE, anch?esso ovviamente contraffatto. Generalmente, a ?tradire? un falso giocattolo di marca è il prezzo: nel caso dei peluche, ad esempio, un originale può costare tre volte il prezzo di un pupazzo copiato illegalmente. Ma ci sono anche venditori senza scrupoli che, per nascondere il falso, lo vendono allo stesso prezzo dell?originale.
Sono di pochi giorni fa i risultati di una ricerca commissionata da Greenpeace Italia a un laboratorio indipendente olandese, il Tno. Risultato: i bambini italiani rischiano di essere avvelenati ogni giorno da giocattoli, oltre che da magliette e detergenti per l?infanzia, che contengono alcuni dei prodotti chimici più pericolosi per la salute ma sono comunemente in vendita nel nostro Paese. Nei giocattoli e nelle magliette sono stati trovati onilfenoli e ottilfenoli etossilati; dai giocattoli alle stampe sui tessuti, i veleni sono dappertutto e in dosi anche importanti, come per il di-isononil ftalato, le cui concentrazioni sono arrivate a 150.000 mg per chilogrammo.

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