19 Febbraio 2021

Atac frena i tram di Roma, andranno a 5/10 km orari. I sindacati: “Vecchissimi e pericolosi. La rete per due terzi è da sostituire”

„ram di Roma rallentano, in alcuni tratti della città andranno tra i 5 e i 10 chilometri orari. Più o meno come una camminata veloce, la corsetta per scaldarsi. Secondo disposizioni interne di Atac, le motivazioni sono di sicurezza. Il rischio è quello di rompere i binari, di deragliare. Se la ruota del tram balla, può generare ulteriori guasti. Rompere del tutto un tram. “La rete per due terzi sarebbe da sostituire”, dice il segretario della Filt Cgil di Roma e Lazio, Daniele Fuligni.
Mezzo secolo di tram

Il problema sono i mezzi, sono vecchi, vecchissimi, alcuni hanno mezzo secolo. Belli, romantici quasi, curvano piegandosi pesanti, e rischiano di sgretolarsi. La soluzione è farli andare come i trenini delle giostre. Per accorgersi che alcuni tram sono pericolosi, basta ascoltare lo stridio dei freni. Un suono a cui i romani sono abituati come a quello dei piccioni.

La misura però è stata decisa dall’Atac che ha pubblicato una serie di documenti interni dettagliati linea per linea. Una misura preventiva prima di future e necessarie manutenzioni. Sei linee tramviarie che attraversano Roma freneranno in alcuni punti precisi, poi riprenderanno velocità, per poi rallentare di nuovo.

“Il problema è su quasi tutte le linee dei tram. Quelle che sono state fatte negli anni, sono tutte solo ristrutturazioni parziali”, continua Fuligni ribadendo l’inutilità di continuare a farlo. “Ci aspettiamo e chiediamo da diverso tempo che si mettano in campo fondi e gare per rinnovare l’intera infrastruttura. E che solo dopo si acquistino i nuovi tram”. Prima la rete, insomma, “altrimenti anche quelli nuovi, su binari inadeguati, si distruggerebbero in tre mesi”.
Il singhiozzo dei tram

Tra i documenti Atac per esempio le linee guida della linea 19 corre. Questa corre tra Piazza Risorgimento (sul confine settentrionale del Vaticano) e quartieri sul lato orientale del Tevere. I tram n.19 costeggiano i giardini di Villa Borghese verso Porta Maggiore. Il 19 andrà piano in alcuni tratti, massimo 6 chilometri all’ora. Poi accelererà su viale Regina Margherita, all’incrocio con via Nomentana e un po’ dopo, tra la fermata Ravizza e l’ospedale San Camillo, quando la dritto. E di nuovo piano all’intersezione con viale Trastevere. Velocità a singhozzo anche sulle linee 3, 5, 8, 14. Sulla 2 no, perché è ferma da novembre.

Il tram “sparito”

Il tram 2 è sparito, Flaminio è a piedi e lo rimpiange. Il tram è sospeso a tempo indeterminato per mancanza dei fondi necessari alla manutenzione dei binari. Roma Capitale non avrebbe le risorse necessarie per mettere in sicurezza e ammodernare la tramvia. L’investimento ammonterebbe a quasi un milione e mezzo di euro. I cittadini si lamentano ma le spiegazioni non sono arrivate. Si tratta di una linea, per i lavori di manutenzione su tutta la rete servono decine di milioni di euro, che non ci sono.
Gli attacchi ai Tram

“Trasporto pubblico calvario senza fine. Non bastano i disservizi quotidiani di metro e bus. Anche i tram subiranno una frenata. 5 km/h per non deragliare. Binari fatiscenti e scarse manutenzioni. Con Raggi dopo 5 anni si viaggia a passo d’uomo. Giunta da incubo!”, twitta la consigliera capitolina Pd, Ilaria Piccolo. “Per rimediare al disastro – si legge in un comunicato del consigliere della Lega Davide Bordoni – spuntano limiti tra 10 e i 5 km/h in molti punti delle tratte. Invece di riparare si riducono i limiti di velocità”. Anche il Codacons punta il dito e chiede alla magistratura di acquisire “i documenti dell’Atac perché, se confermata la pericolosità dei binari, i tram devono essere sottoposti a sequestro”. E intanto i consumatori pagano biglietti e abbonamenti per intero ma si attaccano al tram.

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