12 Agosto 2021

AstraZeneca agli under 60, pioggia di diffide: “Pagate i danni”

I vaccinati Astrazeneca sotto i 60 anni passano all’attacco: diffide, una simile all’altra, stanno arrivando alle Azienda sanitarie responsabili degli hub in cui sono state somministrate le dosi del farmaco anglo-svedese per l’immunizzazione contro il Covid. Diffide fotocopia, con richieste di risarcimento, “per la paura di ammalarsi”.

Sono under 60, lamentano sintomi come stato febbrile e dolori articolari e tutti chiedono il risarcimento del danno non patrimoniale – 10mila euro la cifra indicata – causato dalla paura di ammalarsi per aver ricevuto la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

Cominciano a piovere diffide “fotocopia“ in Lombardia : l’Asst Melegnano e della Martesana ne ha già ricevute 12.

I firmatari, vaccinati con AstraZeneca sotto i 60 anni, citano “notizie allarmanti” e “indicazioni” dell’agenzia del farmaco “Aifa cambiate più volte nel corso del tempo” sulle fasce d’età a cui somministrare il prodotto scudo. “Dapprima fino a 55 anni”, poi “sospeso in attesa del parere dell’Ema”, l’Agenzia europea del farmaco, “quindi raccomandato per gli over 60”, sono alcune delle tappe ricordate nei testi delle diffide.

E a supporto della loro richiesta i promotori chiamano in causa un precedente, che però non ha a che fare coi vaccini: il danno non patrimoniale causato dalla paura di ammalarsi, si legge in una di queste diffide, “è ormai riconosciuto dalla giurisprudenza da svariati anni in particolare a seguito del noto “caso Seveso“ del 1976”, l’incidente avvenuto in un’azienda chimica, con la fuoriuscita di una nube di diossina che investì una vasta area della Brianza.

In quel caso, viene spiegato nel testo, “il danno morale lamentato da soggetti che provino in concreto di aver subito un turbamento psichico di natura transitoria a causa dell’esposizione a sostanze inquinanti, è stato riconosciuto risarcibile autonomamente”.

Basterebbe quindi la paura di ammalarsi post vaccino e i promotori dell’azione si riservano di fornire prova del danno subito attraverso una certificazione medica.

Il copione è lo stesso per le richieste arrivate finora.

Questa formula è fra quelle proposte dal Codacons. L’associazione consumatori, infatti, a giugno aveva messo a disposizione degli under 60 vaccinati con AstraZeneca un testo per presentare diffida (in molti, a detta dell’organizzazione, lo avevano scaricato) e aveva annunciato la predisposizione di un’azione collettiva proprio per richiedere questo tipo di risarcimento.

Le aziende sanitarie, dal canto loro, in questo momento restano in una posizione di attesa. Non essendoci riferimenti al riguardo non c’è una linea definita d’azione.

Sarà probabilmente la Regione, che centralmente riceve queste diffide, a dare indicazioni su come dovranno muoversi.

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