31 Ottobre 2000

Asta Umts, il ricorso di Blu l’8 novembre davanti al Tar

All’esame dei giudici amministrativi la sospensione del sequestro della fideiussione

ROMA – Il primo round in tribunale sulla vicenda Umts si svolgerà mercoledì 8 novembre.
In questa data infatti il Tar del Lazio esaminerà il ricorso cautelativo di Blu, la società di tlc che si è ritirata dalla gara dopo un giorno e mezzo. Ricorso presentato da uno dei più famosi esperti di diritto amministrativo, l’ex ministro Giuseppe Guarino, contro il provvedimento del comitato dei ministri che ha considerato valida l’asta ma ha deciso di escutere la fideiussione di 4.000 miliardi depositata da Blu per gravi “violazioni degli obblighi di riservatezza”. Una decisione che ancora non ha avuto un seguito, perché alle banche garanti non è arrivata nessuna richiesta di escussione.
Per ora, quindi, la partita della gara Umts non è ancora terminata ufficialmente. Non si è infatti ancora svolta la riunione del comitato dei ministri per approvare la graduatoria e dichiarare chiusa la gara (che comunque si dovrebbe tenere venerdì). E su tutta l’asta, oltre alle indagini avviate da Procura di Roma, Corte dei conti e Antitrust, pendono sempre anche i ricorsi presentati da Tu Mobile, consorzio escluso perché non aveva presentato le necessarie garanzie bancarie, e dal Codacons.
Anche questi ricorsi verranno esaminati nei prossimi giorni dal Tar del Lazio.
Il problema però è che i magistrati amministrativi sono in agitazione perché chiedono un potenziamento dell’organico, dopo la recente riforma dei Tar. La seconda sezione del Tribunale amministrativo del Lazio, presieduta da Agostino Elefante, quindi, esaminerà le richieste di sospensiva presentate dai ricorrenti contro la gara Umts, ma si asterrà dai giudizi di merito. Rischia quindi di saltare l’udienza di merito, già fissata nelle scorse settimane sempre per l’8 novembre, per altri due ricorsi, presentati dal consorzio Anthill, che chiedeva di essere riammesso alla gara, e dal Codacons, che con un primo ricorso aveva chiesto di annullare il disciplinare di gara. Una richiesta motivata dal fatto che nel disciplinare mancano disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale delle nuove antenne per i telefonini di terza generazione.
Ma la questione più scottante è senza dubbio l’esito del ricorso di Blu. Il consorzio guidato da Giancarlo Elia Valori e da Enrico Casini (dato in uscita, anche se recentemente gli azionisti gli hanno rinnovato totale fiducia), ha chiesto la sospensione del provvedimento di escussione della fideiussione che potrebbe provocare alla società “danni quasi non calcolabili”. E nel ricorso ha sostenuto che i suoi rappresentanti si sono ritirati dalla gara seguendo le indicazioni del banditore, ha sottolineato di non aver mai violato gli obblighi di riservatezza e ha affermato che è strano considerare valida l’asta accusando al tempo stesso di comportamenti scorretti uno dei concorrenti. Blu, infatti, per i danni di immagine provocati dal primo comunicato del comitato dei ministri ha anche chiesto un risarcimento “per ora” di 100 miliardi.
I magistrati della Procura di Roma, intanto, continuano a esaminare le carte acquisite nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza sulla gara Umts. E nei prossimi giorni potrebbero anche fissare un calendario di interrogatori
 

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