Assicurazioni, 10mila auto pirata
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fonte:
- Il Messaggero
PERUGIA – I numeri sono da incubo. E anche quelli più leggeri fanno tremare le vene ai polsi: in Umbria potrebbero circolare anche diecimila auto senza assicurazione Vere e proprie bombe che in caso di incidente potrebbero aprire il fronte a conseguenze al limite dell’ assurdo per chi viene coinvolto. L’ allarme arriva dalle associazioni dei consumatori che si stanno muovendo sul fronte della conciliazione paritetica che, sul fronte delle controversie sotto i 15mila euro, può arrivare a dare un taglio alle super tariffe della Rc auto anche del venticinque per cento. Il dato delle assicurazioni fantasma va di pari paso con la crisi. Tante famiglie non ce la fanno più a pagare le rate. “Ma finiscono ko- dice Alessandro Petruzzi, leader di Federconsumatori di Perugia- anche le agenzie. Chi ha clienti che chiedono di aspettare prima di pagare, anticipano i soldi pur di non perderli. E si innesca un circolo vizioso. Quanti sono gli automobilisti che non pagano? Secondo noi anche il 40 per cento. Andate nei parcheggi, ci sono auto ferme lì da anni”. Per Federcosumatori quel dato si condisce così: c’ è chi non ce la fa a pagare e quindi rischia, e c’ è chi vive sul filo della frode con le assicurazioni auto fasulle. Oppure trova, fuori regione, agenzie compiacenti che coprono l’ auto solo dopo che c’ è stato un incidente con una sorta di polizza post-datata. La stima sulle auto fantasma, che si muovono in strada senza avere la copertura assicurativa obbligatoria, è più bassa per Carla Falcinelli (Codacons), ma il problema resta: “In Italia, e il dato è sottostimato, ci sono 4 milioni di auto che sono senza assicurazione. Qui in Umbria come è la situazione? Ipotizzarne 10mila non credo che sia tanto azzardato”. I consumatori picchiano duro sulle trappole di un mondo in cui le tariffe sono al top anche da queste parti. E il mondo si popola di furbi che si piazzano tra compagnie e assicurati per proporsi come uomini salvaguai e accelera pratiche. Allora c’ è il caso, capitato a Federconsumatori, di una famiglia con padre, madre e figlio, coinvolti in un incidente che si è messa in mano a un broker e ha ottenuto una liquidazione di 3.800 euro. Scesa in campo l’ associazione dei consumatori, arrivata alla liquidazione diretta con l’ assicurazione, il risarcimento è risalito a 7.500 euro. E il broker ora rischia l’ espulsione dall’ albo dopo un esposto. Oppure c’ è (e questo è il caso delle super tariffe) la mamma che deve firmare l’ attestato di rischio al posto del figlio neo patentato per non dover sborsare il 480% in più sulla polizza dell’ utilitaria che utilizza il ragazzo. Attenzione, la sfida con le compagnia di assicurazione è tutta all’ interno di leggi e normative che i consumatori vogliono rendere sempre di più trasparenti e convenienti. Le storie che vanno contro la logica e sfiorano il paradosso, Federconsumatori, Adiconsum, Movimento difesa del cittadino e Codacons le raccontano a margine della loro nuova sfida che punta forte sulla conciliazione. L’ obiettivo della conciliazione paritetica- spiegano Francesco Ferroni (Adiconsum), Carla Falcinelli (Codacons), Cristina Rosetti (Movimento difesa del cittadino) e Alessandro Petruzzi (Federcosumatori) – è anche quello di abbattere i costi indiretti delle tariffe della Rc auto”. Adiconsum, Codacons, Movimento difesa del Cittadino e Federconsumatori promuoveranno dal 23 al 28 settembre iniziative con gazebo e incontri per spiegare e cosa sia la conciliazione paritetica. Ieri nell’ annunciare l’ iniziativa era presente anche il vice presidente nazionale di Federconsumatori, Francesco Avallone. La procedura di conciliazione può essere richiesta dai consumatori in caso di controversie che riguardano incidenti stradali con una richiesta di risarcimento fino a 15mila euro. Il consumatore può ricorrere alla procedura di conciliazione dopo aver presentato una richiesta di risarcimento del danno e dopo aver fornito all’ impresa assicuratrice le informazioni necessarie per accertamento e valutazione. La conciliazione scatta se il consumatore non ha ottenuto risposta entro i termini di legge, se l’ impresa di assicurazione ha rifiutato la richiesta di risarcimento e se l’ automobilista non ha accettato, se non a titolo di acconto, l’ offerta di risarcimento da parte della compagnia.
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