24 Novembre 2013

Arriva Babbo Natale Letta: sotto l’ albero c’ è l’ austerity

Arriva Babbo Natale Letta: sotto l’ albero c’ è l’ austerity

Una domanda, quantomeno, è lecita: Letta e Saccomanni dove la vedono, la ripresa? Se il ministro dell’ Economia va a sbandierare a Bruxelles numeri e grafici che segnano una crescita che non c’ è, il presidente del Consiglio affolla i tiggì assicurando che l’ Italia è già uscita dal tunnel. Eppure basta dare un rapido sguardo agli studi e ai report sul primo fine settimana di shopping natalizio per capire che il mondo raccontato dal governo è artefatto. Associazioni di categoria, consumatori e commercianti dipingono, infatti, un’ altra realtà drammaticamente segnata dalla crisi economica . In settimana, parlando ad un convegno organizzato dal quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung a Berlino, Letta non ha avuto alcuna remora nel tratteggiare una situazione che non c’ è: “L’ Italia è fuori dal periodo peggiore della crisi; abbiamo presentato la legge di bilancio e per la prima volta le cifre dicono che l’ anno prossimo ci sarà una discesa del debito, il deficit sarà sotto il 3%, unico Paese Ue insieme alla Germania a riuscirci, e che sempre nel 2014 ci sarà la ripresa” . Non è stato da meno Saccomanni che, negli stessi giorni, è volato all’ Eurogruppo per rassicurare gli aguzzini di Bruxelles. Ebbene, in quell’ occasione, il ministro dell’ Economia ha assicurato che la ripresa si trova dietro l’ angolo e che l’ Italia la aggancerà a fine anno o inizio del prossimo: “L’ unica cosa che ce lo può impedire è che ci sia incertezza politica permanente” . Tra tunnel, angoli, svolte a sinistra e semafori rossi, però, non si capisce più nulla. Per fortuna, al di là, delle chiacchiere del governo, che ha preparato una legge di Stabilità farcita di tasse mascherate , i freddi numeri ci vengono incontro e ci aiutano a tratteggiare la realtà. Anche quest’ anno le famiglie italiane, costrette a tagliare le spese durante le prossime festività per far quadrare i bilanci, dovranno passare uun Natale di austerity . Allo stato attuale, spiega il Codacons , “le famiglie italiane prevedono una ulteriore riduzione dei consumi tipici delle festività natalizie” , che caleranno in media del 7,5% rispetto al 2012. Nel 2007 “l’ effetto Natale”si aggirava intorno ai 18 miliardi di euro, nel 2013 non supererà i 10,3 miliardi di euro. “In sei anni – fa notare il presidente Carlo Rienzi – le famiglie del nostro paese hanno ridotto i consumi legati alle feste del 42,7%, tagliando le spese natalizie per la maxi cifra di 7,7 miliardi di euro” . I numeri del Codacons non devono affatto stupirci. D’ altra parte stipendi e tredicesime sono letteralmente divorati da tasse, bollette e rate del mutuo. La mensilità aggiuntiva risente maggiormente risente di questa stangata. “La tredicesima non servirà a rilanciare i consumi – denunciano Adusbef e Federconsumatori – né ad alleviare le preoccupazioni di famiglie sempre più impoverite da rincari speculativi che si profilano in tutti i settori, con la sciagurata tassa sui poveri denominata Iva al 22%” . Secondo A dicembre gli italiani dovranno, infatti, aprire i portafogli per pagare bollette e utenze domestiche (8,1 miliardi), Rc auto (5,9 mliardi), rate del mutuo per l’ abitazione (4,9 miliardi), bolli per auto e moto (4,1 miliardi), canone Rai (2 miliardi) e Imu sulle seconde case (1,8 miliardi). Altro che ripresa, insomma, sotto l’ albero Babbo Natale Letta ci porta solo recessione e austerity .
andrea indini

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