30 Gennaio 2009

Arrestato progettista del T-Red Si allarga l’inchiesta sui semafori truffa

 MILANO L’arresto del progettista dei T-Red, Stefano Arrighetti, 45 anni, di Seregno (Milano), titolare della Kria di Desio, ad opera dei carabinieri lombardi e di quelli di San Bonifacio (Verona) nell’ambito dell’inchiesta della procura di Verona sui cosiddetti semafori intelligenti, è di quelli destinati a innescare effetti a catena. In primis sulle multe (contestatissime) comminate finora in mezza Italia che hanno rimpinguato le casse comunali e procurato lauti bonus agli amministratori agganciati al numero di contravvenzioni. Frode nelle pubbliche forniture, è questo il capo di accusa per Arrighetti che, secondo gli inquirenti, avrebbe omologato solo la telecamera e non avrebbe chiesto e, quindi, mai ottenuto dal ministero dei Trasporti l’omologazione dell’hardware dell’apparecchiatura che fa funzionare l’intero sistema. Tra i 109 indagati figurano 63 comandanti di polizia municipale tra cui quello di Perugia e di Mogliano Veneto (Treviso), 39 amministratori pubblici e sette amministratori di società private. Sono, invece, 80 i comuni del Centro- Nord Italia al centro dell’indagine nei quali sono state comminate decine di migliaia di contravvenzioni. L’amministrazione comunale di Perugia «appresi da organi di stampa gli sviluppi giudiziari della vicenda T-Red», ribadisce in una nota che «tutti gli atti amministrativi di sua competenza sono sempre stati del tutto corretti e nell’assoluto rispetto delle normative vigenti». Il Comune di Lerici si costituirà in giudizio come parte lesa per la vicenda dei «semafori intelligenti». Cantano vittoria le associazioni dei consumatori.  Il Codacons invita chi ha preso una multa ad impugnarla e a chiedere l’annullamento presentando ricorso al Giudice di Pace, ma chiede anche ai Prefetti di provvedere direttamente d’ufficio all’annullamento delle multe dei semafori incriminati. «Eravamo stati noi a chiedere mesi fa di ampliare l’inchiesta ad altre città –  spiega il Codacons – nell’esposto erano stati segnati casi analoghi a quelli di Verona e ora, proprio questi semafori, sono stati messi sotto sequestro». Anche Telefono Blu Sos Consumatori, che riceve migliaia di richieste di aiuto ai propri centralini contro le multe dei T-red, a seguito dei primi provvedimenti a carico del progettista dei semafori intelligenti e delle indagini in corso a tappeto su amministratori pubblici, comandanti di polizia municipale e amministratori di società private, lancia un appello ai Comuni coinvolti: «Annullate automaticamente tutte le multe comminate con le apparecchiature incriminate nel periodo sotto indagine e prendete gli opportuni provvedimenti per evitare in futuro simili situazioni». «è necessario che il governo intervenga al più presto presso i comuni affinchè vengano rimossi i dispositivi T-Red», ha chiesto Simone Baldelli, vicepresidente del Popolo della Libertà alla Camera, che ha presentato una interrogazione alla Camera sul caso dei T-Red sottoscritta anche dagli onorevoli Moffa, Lorenzin, Landolfi, Rizzoli e Proietti Cosimi.

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