Archiviato il fascicolo contro l’ispettore Mancini, l’attuale sindaco e gli altri sei inquisiti
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fonte:
- Il Centro
SULMONA. L’ispettore di polizia Massimiliano Mancini in servizio presso la questura dell’Aquila é stato prosciolto insieme ad altri 7 indagati dall’accusa di abuso d’ufficio, falso e calunnia nei confronti di Camillo Valentini e di altre persone coinvolte nel procedimento giudiziario nel corso del quale l’ex sindaco di Roccaraso venne sottoposto a custodia cautelare in carcere ed in cui vi fu il tragico epilogo del suicidio in carcere dell’arrestato. L’ordinanza di archiviazione é del gip del tribunale dell’Aquila Giansaverio Cappa. Mancini era finito sotto inchiesta in seguito alla denuncia del padre dell’ex sindaco di Roccaraso, Ettore Valentini. Secondo le accuse, l’ispettore di polizia, avrebbe volutamente indirizzato le indagini contro Camillo Valentini usando false fonti di prova e manipolando le indagini poiché mosso da ostilità per una vicenda di sfratto intimata dall’ex sindaco nei confronti della madre dell’ispettore. Nel motivare l’ordinanza di archiviazione, il gip avrebbe sottolineato che "dagli atti non emergono elementi in base ai quali possa essere utilmente esercitata in qualche forma l’azione penale nei confronti di Massimiliano Mancini". Analogo procedimento scaturito dalla denuncia del presidente del Codacons Carlo Rienzi, era stato archiviato qualche mese fa. Gli altri indagati prosciolti sono Vittoria Bucci, di Roccaraso; Armando Cipriani, attuale sindaco di Roccaraso; Gianfranco Di Florio, consigliere di opposizione del Consiglio comunale all’epoca del sindaco Valentini; Paolo Patierno, commerciante di Roccaraso; Lucia Marra, titolare di un vivaio di fiori; l’imprenditore Federico Tironese; il commerciante Giorgio Patierno, nel frattempo deceduto.
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