29 Ottobre 2011

Apple: «Siamo alla frutta»  

Apple: «Siamo alla frutta»
 

Megastore dove si fa la fila per ore per comprare articoli tecnologici a prezzi stracciati – paralizzando mezza città -, e altri dove i dipendenti approfittano della visibilità per dare forza alle loro rivendicazioni. Così mentre il Codacons ha presentato un esposto in procura sollecitando un’ indagine sui disagi subìti giovedì da migliaia di romani per l’ inaugurazione di Trony a Ponte Milvio, ieri a «Roma Est» a protestare sono stati i dipendenti dell’ Apple. Per farlo hanno scelto il debutto italiano dell’ iPhone4s. Ad accogliere i clienti – anche loro in fila – dell’ ultimo smartphone di Steve Jobs c’ erano due striscioni: «Noi della Mela siamo alla frutta» e «Strike different», modifica del famoso slogan «Think different». L’ adesione allo sciopero è stata, secondo i sindacati, del 70%. I dipendenti chiedono all’ azienda americana «una maggiore consultazione su scelte, passaggi di qualifica, mansioni e aumenti di livello». Ma non si placano le polemiche su Trony. Ieri a Ponte Milvio la situazione è stata tranquilla – le merci scontate erano già finite – e il direttore del megastore Davide Siciliano ha definito il giovedì nero dei romani «una giornata in perdita: considerando che l’ incasso è stato di circa due milioni e mezzo di euro, abbiamo perso il 30%. Abbiamo praticato sconti così eccessivi per lanciare il supermercato che il nostro bilancio sarà positivo solo tra un paio di settimane. Ma faremo altri sconti», ha annunciato, aggiungendo: «I vigili sono arrivati un po’ in ritardo, solo alle 9, quando la gente era accalcata davanti al supermercato già dalle 5 del mattino. Purtroppo poi alcune persone sono state rapinate all’ uscita». La Confesercenti Roma ha intanto chiesto al sindaco e all’ assessore al Commercio di sapere «come sia stato possibile trasformare una superficie destinata alla riqualificazione del mercato rionale in questo tipo di struttura. Serve il Piano urbanistico commerciale del Comune, bloccando per almeno due anni il rilascio di nuove autorizzazioni per grandi superfici», ha spiegato il presidente Valter Giammaria. Critica anche Mina Giannandrea, presidente di Federstrade-Cna: «Ponte Milvio? – ha detto – Doveva essere uno spazio coperto dedicato ai piccoli esercenti. È diventato un megastore che finirà per affossare quei pochi che fino a oggi erano sopravvissuti». Sempre il Codacons, infine – che ipotizza il concorso in blocco stradale, l’ interruzione di pubblico servizio, l’ attentato alla sicurezza del trasporti e i maltrattamenti -, ha chiesto che Trony «segua l’ esempio di altre società e risarcisca spontaneamente gli utenti danneggiati». Allo studio anche una class action e un ricorso collettivo al Tar. R. Fr. RIPRODUZIONE RISERVATA.

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