Appello della Forestale: pericolo forte in tutto il Nord
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fonte:
- Il Mattino
Vercelli. Ancora una giornata di emergenza valanghe sulle Alpi. Il servizio Meteomont del Corpo forestale dello Stato ha indicato il grado 4 (pericolo forte) su tutte le montagne del Nord, ma ieri si è sfiorata un`altra tragedia sul massiccio del Monte Rosa nel Nord del Piemonte. Nel giorno del dolore per le famiglie delle quattro vittime della gigantesca valanga del Bresciano, due sci alpinisti esperti, un uomo e una donna, sono stati investiti da una slavina: si sono salvati grazie al pronto intervento del Soccorso alpino. La donna, coperta da un metro e mezzo di neve, era già in stato di semiasfissia. È accaduto a 2400 metri di altitudine. Alle 11.40 il silenzio delle nevi eterne è stato “rotto“ da un sibilo e si è levata una nuvola bianca, gigantesca. Era il segnale della valanga che si stava staccando dai pendii innevati dell`altipiano dello Zube, a est dell`area turistica d`Olen nel comune di Alagna Valsesia. Il vortice non ha dato scampo e in un istante ha risucchiato un gruppo di escursionisti che aveva incautamente affrontato con gli sci il lungo pendio di neve “vergine“ per godersi l`affascinante attrattiva del “fuoripista“. Il loro passaggio è stato fatale, perchè hanno “tagliato“ la neve “bagnata“, quindi pesante, favorendo il distacco dalla sottostante base ghiacciata. La valanga si è aperta su un fronte di alcune decine di metri: in cinque sono stati investiti appena marginalmente, mentre gli altri due, Marco Zaninetti, 33 anni, abitante a Romagnano Sesia (Novara), e l`amica Margherita Maggioni, 35, di Donnaz (Aosta), sono stati inghiottiti e trascinati verso il fondo del pendio. L`allarme è stato dato immediatamente. I cinque meno esposti al “risucchio“ sono usciti da soli e del tutto incolumi dalla massa di neve, Zaninetti e Maggioni sono stati raggiunti dai soccorritori grazie all`Arva, l`apparecchio elettronico portatile che consente l`individuazione delle persone sotto la neve. I due, prima con i toboga, poi con un elicottero del 118, sono stati trasportati all`ospedale di Borgosesia (Vercelli) dove i medici hanno diagnosticato ad entrambi lesioni politraumatiche guaribili in pochi giorni. Zaninetti è una guida alpina del Monte Rosa, mentre la Maggioni, ricercatrice all`Università di Torino, è collaboratrice dell`Ufficio Valanghe di Aosta. Ma c`è chi sottolinea la loro presenza in un luogo sbagliato di un giorno sbagliato. Drastico l`intervento di Silvio Mondinelli, Guardia di Finanza, guida alpina di Alagna Valsesia e fra i re dell`alpinismo mondiale con i quattordici “8000“ conquistati: “Di fronte ad anomale condizioni ambientali – ha detto – bisogna avere il coraggio di restare a casa. La montagna può anche aspettare“. Sette le vittime in montagna nel fine settimanae. Sulle alpi di Livigno una valanga ha ucciso sabato due ragazzi, fra cui un promettente sciatore, un altro è morto domenica mentre stava sciando fuori pista a Marilleva, in Trentino. Ben più grave la tragedia sui monti del Bresciano a San Colombano di Collio, dove sempre domenica quattro persone sono morte mentre viaggiavano su motoslitte. Per il Codacons, vista la situazione, è necessario chiudere temporaneamente le piste di sci.
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