29 Dicembre 2008

APPALTI NAPOLI: IL CODACONS HA DEPOSITATO STAMATTINA LA RICHIESTA DI COSTITUZIONE COME PARTE OFFESA PER I CITTADINI

APPALTI NAPOLI: IL CODACONS HA DEPOSITATO STAMATTINA LA RICHIESTA DI COSTITUZIONE COME PARTE OFFESA PER I CITTADINI A NAPOLI NELL’INCHIESTA SUGLI APPALTI ORA AFFIDATA A DE MAGISTRIS  
L’ASSOCIAZIONE CHIEDE UN RISARCIMENTO DI 500 EURO PER CIASCUN ABITANTE DI NAPOLI PER UN TOTALE DI 500 MILIONI DI EURO

L’ASSOCIAZIONE CHIEDE ALL’ITALIA DEI VALORI DI ALLONTANARE IL GIOVANE DI PIETRO DAGLI INCARICHI PUBBLICI FINO ALLA DEFINIZIONE DELL’INDAGINE CHE LO VEDE COINVOLTO

 

Questa mattina l’avv. Giuseppe Ursini, nella sua qualità di presidente del Codacons, ha depositato alla Procura della Repubblica di Napoli la formale richiesta di risarcimento a nome dei cittadini e consumatori napoletani che hanno subito danni per eventuali appalti non regolari per la manutenzione delle strade e altro. La richiesta è stata depositata nel procedimento che vede coinvolto l’imprenditore Romeo e numerosi pubblici ufficiali tra i quali anche il figlio del sen. Antonio Di Pietro che in una telefonata con altro pubblico ufficiale avrebbe raccomandato nomine di alcuni professionisti.
Il danno ipotizzato nella richiesta formulata secondo i principi di equità è di 500 euro per ciascun abitante della città partenopea, per un totale di 500 milioni di euro.
Il Codacons inoltre rivolge un appello all’Italia dei Valori affinché il giovane Di Pietro venga cautelarmente allontanato da incarichi pubblici fino alla dimostrazione della sua estraneità – che l’associazione si augura avvenga al più presto – alle ipotesi di corruzione che sono ravvisabili nel fatto del pubblico ufficiale che chiede ad altro pubblico ufficiale favori e/o incarichi per professionisti amici (reato che sussiste indipendentemente dalla circostanza che poi il favore sia stato effettivamente reso).
Il Codacons ricorda il grande rigore dimostrato dal sen. Di Pietro in una passata occasione molto simile: quando per le elezioni politiche del 2005 era stato già concluso un accordo politico tra Italia dei valori e Lista Consumatori-Codacons siglato dai senatori Donadi e Formisano per una capolistatura “sicura” al presidente del Codacons, il sen. Di Pietro si recò a RAI2 e annunciò pubblicamente che aveva dovuto rompere l’accordo con Lista Consumatori a causa di una indagine a carico del presidente del Codacons in corso a Sulmona per corruzione (si trattava dell’indagine sorta su denuncia di un costruttore abruzzese che voleva rendere abitabile un palazzo abusivo a Roccaraso, palazzo ora definito dal Consiglio di Stato pericoloso e non abitabile, cui Codacons si opponeva, e che portò alla morte ingiusta in carcere del Sindaco di Roccaraso Camillo Valentini, indagine poi conclusa con il proscioglimento per non avere commesso il fatto da parte del GUP di Sulmona, che non solo ha prosciolto il Presidente del Codacons ma ha, contestualmente, denunciato quel costruttore che aveva presentato la denuncia per corruzione…).
Infine il CODACONS che – come il sen. Di Pietro – ha sempre sostenuto il PM De Magistris quando è stato sottoposto a processi e contestazioni, anche con manifestazioni pubbliche a Catanzaro, rileva che, per evitare ogni sospetto di favoritismo verso suoi aperti sostenitori, visto che l’associazione oggi si è costituita parte offesa acquisendo la qualifica di parte nel procedimento a lui affidato, la pratica sia affidata ad altro Giudice.

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